Unica scuola Mezieres ad essere stata direttamente riconosciuta dal Ministero della Salute italiano divenendo Provider ECM n° 1701

corso Metodo Mezieres in presenza

corso ECM (RES): biomeccanica distrettuale e sistemica – valutazione e trattamento patologie muscolo-scheletriche

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Presentazione del corso Metodo Mezieres in presenza (RES)

È un percorso intensivo di 112 ore rivolto a fisioterapisti e professionisti della riabilitazione.

Fornisce strumenti teorico-pratici per la valutazione e il trattamento delle patologie muscolo-scheletriche, con particolare attenzione alle condizioni croniche e resistenti alle terapie convenzionali.

Caratteristica distintiva della formazione AIFiMM è l’attualizzazione del Metodo Mézières secondo criteri scientifici, attraverso un modello biomeccanico segmentario e sistemico fondato sui principi originali insegnati da Mézières.

I docenti AIFiMM, Mauro Lastrico e Laura Manni, sono stati suoi allievi diretti.

Prossime edizioni in partenza (Corso Metodo Mézières in presenza)

 

DOPPIA CERTIFICAZIONE: ECM + CPD INTERNAZIONALE

✓ 100 crediti ECM (AIFiMM – Provider n. 1701)

✓ 105 CPD hours (UK, CPD Certification Service – AIFiMM Provider n. 21418)

Il CPD (Continuing Professional Development) è il sistema di crediti adottato in UK e nei principali contesti sanitari internazionali.

La certificazione CPD attesta qualità formativa superiore e scientificamente fondata, secondo standard europei e internazionali, distinguendo il percorso e valorizzando il curriculum professionale.

Cosa sono i CPD e perchè servono - leggi l'articolo

 

Valutazione ufficiale — CPD Certification Service (UK) – corso Mezieres in presenza AIFIMM

 

La certificazione CPD non è un riconoscimento formale, ma il risultato di un processo di valutazione dei contenuti da parte di una commissione indipendente.

Il corso è stato esaminato e certificato dal CPD Certification Service con le seguenti motivazioni:

 

"Un corso avanzato che offre un modello scientificamente fondato per la valutazione e il trattamento delle disfunzioni muscolo-scheletriche.

 

Basato sui principi del Metodo Mézières, integra fisica, analisi delle catene miofasciali e valutazione muscolare vettoriale per identificare gli accorciamenti primari, ottimizzare l'allineamento articolare e ripristinare la funzionalità articolare.

 

Il programma combina lezioni frontali, dimostrazioni, pratica supervisionata e discussione di casi clinici, garantendo la consolidazione delle competenze."

Articoli AIFiMM pubblicati dal CPD Certification Service (UK)

Il CPD Service ha selezionato e pubblicato alcuni articoli scritti dai docenti AIFiMM come approfondimenti scientifici sul modello biomeccanico sistemico.

 

Professioni ammesse:

fisioterapisti, medici, osteopati, massofisioterapisti, TO, TNPEE, studenti 3 anno CdL Fisioterapia

 

Cosa offre il corso Mézières in presenza (RES)

✓ 112 ore di formazione clinica in aula con pratica supervisionata continua
✓ Esperienza diretta di lavoro sia come operatore sia come paziente, con correzioni in tempo reale
✓ Applicazione immediata su casi clinici reali e confronto costante con i docenti
✓ 100 crediti ECM + 105 CPD internazionali
✓ Materiali didattici completi, inclusi 2 libri:
   • “Biomeccanica muscolo-scheletrica e metodica Mézières” (M. Lastrico)
   • Traduzione italiana di “Originalité de la Méthode Mézières” (F. Mézières)
✓ Rifrequentazione gratuita dei seminari negli anni successivi
✓ Iscrizione all’elenco operatori Mézières sul sito AIFiMM, come attestazione di percorso completo RES secondo il modello biomeccanico sistemico (registro pubblico che garantisce trasparenza formativa e permette a pazienti e strutture sanitarie di verificare la preparazione specifica nel Metodo Mézières secondo il modello biomeccanico sistemico)

Investimento complessivo
Quota anticipata €1.920 (iscrizioni entro 60 giorni dall'inizio) Quota ordinaria €2.400 (IVA esente – Provider ECM)

Il corso prevede possibilità di rateizzazione.
I dettagli completi su modalità di pagamento e agevolazioni sono riportati più sotto.

Carta Etico-Scientifica AIFiMM

La formazione AIFiMM si basa su principi di responsabilità clinica, trasparenza e rigore scientifico.
Il nostro modello biomeccanico analitico e sistemico del Metodo Mézières, è rivolto a professionisti sanitari e fondato su osservazione clinica verificabile, fisica dei sistemi complessi e analisi vettoriale muscolare.

👉 Leggi la Carta Etico-Scientifica AIFiMM

Il valore distintivo della formazione AIFiMM in presenza

Dall’osservazione clinica empirica al modello biomeccanico razionale

Nel 1947 Françoise Mézières documentò fenomeni muscolari che contrastavano con le conoscenze anatomiche e fisiologiche dell’epoca.

Le sue osservazioni, inizialmente empiriche, trovano oggi spiegazione nell’analisi vettoriale delle forze muscolari e nella fisica dei sistemi complessi.

I docenti AIFiMM, formatisi direttamente con Mézières, hanno raccolto quelle intuizioni cliniche e le hanno progressivamente tradotte in un linguaggio biomeccanico rigoroso, capace di integrare l’analisi segmentaria dei singoli distretti con una visione sistemica dell’organismo.

Il modello biomeccanico AIFiMM si fonda su:

  • analisi vettoriale delle forze muscolari agenti sul sistema scheletrico;

  • studio delle risultanti di forza responsabili delle deviazioni assiali articolari;

  • correlazioni misurabili tra specifici accorciamenti muscolari e alterazioni articolari osservabili (valgismo del ginocchio, anteriorizzazione della testa omerale, rotazioni vertebrali, ecc.).

Questa razionalizzazione consente di mantenere l'efficacia clinica del Metodo Mézières, traducendo le intuizioni originali in un linguaggio biomeccanico verificabile

Perché il Metodo Mézières non è una tecnica “posturale” o “globale”

Françoise Mézières rifiutava esplicitamente i termini “postura” e “globale”.

- Non si tratta "globalmente".
È un’espressione vuota, una parola passe-partout per nascondere l’assenza di precisione.
Si tratta ogni muscolo nella sua funzione meccanica precisa, nella sua linea di forza, nella sua azione sull’osso.
- Quanto a "postura"...la postura non è un fine, è una conseguenza.
Correggerla senza capire le forze che l’hanno prodotta è come ridipingere una casa che brucia
Françoise Mézières, Originalité de la Méthode Mézières

La postura non è un fine terapeutico, ma una conseguenza meccanica.
Correggerla senza comprendere le forze che l’hanno generata equivale a intervenire sull’effetto ignorandone la causa.

Per questo la formazione AIFiMM parla di:

  • analisi vettoriale,

  • risultanti di forza,

  • equilibrio FR–FL,

e non di “rieducazione posturale” o “trattamento globale”.

Con il linguaggio della biomeccanica moderna, il modello AIFiMM attribuisce una base scientifica a ciò che Mézières aveva colto con l’osservazione clinica.

Le basi fisiche del modello

Perché i muscoli si accorciano e cosa accade realmente alla biomeccanica articolare

Nella pratica clinica si osserva un fenomeno costante:
in assenza di patologie specifiche, i muscoli tendono progressivamente ad accorciarsi, modificando nel tempo la statica e la dinamica articolare.

Il modello AIFiMM interpreta questo fenomeno attraverso le leggi fisiche della deformazione dei materiali applicate al tessuto muscolare.

Dal punto di vista biomeccanico, il muscolo non è un elemento omogeneo:
la componente contrattile si comporta come un materiale elastico reversibile, mentre la componente connettivale presenta un comportamento plastico, capace di mantenere deformazioni residue proporzionali al prodotto forza × tempo.

Non è una patologia: è fisica applicata ai tessuti biologici.

Poiché il muscolo agisce sempre come forza compressiva e lo scheletro si adatta passivamente alle risultanti di forza, gli accorciamenti muscolari diventano il principale determinante delle alterazioni degli assi articolari.

Su queste basi si fonda il modello FR–FL, che rappresenta il cuore della lettura biomeccanica AIFiMM:
un muscolo accorciato è simultaneamente “troppo forte” dal punto di vista statico (Forza Resistente elevata, che altera gli allineamenti articolari) e inefficiente dal punto di vista dinamico (riduzione della Forza Lavoro e aumento dei compensi).

Forza Resistente e Forza Lavoro sono inversamente proporzionali: l'aumento della prima determina la diminuzione della seconda.

Questo paradosso spiega perché il rinforzo muscolare, in presenza di accorciamenti strutturali, non solo spesso non risolve il problema, ma può peggiorarlo.

Solo riducendo la Forza Resistente è possibile ripristinare efficienza meccanica e funzione.

Su queste basi fisiche si costruisce l’intero ragionamento clinico del modello AIFiMM.

Quando palpi un muscolo accorciato, non stai solo sentendo 'tensione' - stai percependo la coesistenza di due problemi: un tessuto che blocca l'articolazione (FR alta) e che contemporaneamente non riesce a fare il suo lavoro (FL bassa).
È un po' come un freno a mano tirato: più è tirato, più forza serve per muovere l'auto, ma quella forza non fa avanzare la macchina - combatte il freno.
È per questo che chiedere al paziente di 'rinforzare' quel distretto spesso peggiora il dolore: stai dando più potenza al motore senza togliere il freno.
Quando impari a riconoscere questa differenza sotto le mani, la valutazione cambia completamente.

Il Potere Predittivo dell'Analisi Vettoriale

Perché le alterazioni articolari seguono direzioni specifiche e prevedibili

Una volta chiarito perché il muscolo si accorcia, il modello AIFiMM compie il passo successivo:
spiegare perché le alterazioni articolari non si distribuiscono casualmente, ma emergono secondo direzioni ricorrenti e statisticamente prevedibili.

Questo è possibile grazie all’analisi vettoriale delle forze muscolari.

I muscoli non sono distribuiti simmetricamente attorno alle articolazioni.

Per ogni sistema agonista–antagonista esistono asimmetrie anatomiche intrinseche — per numero di muscoli, lunghezza delle linee di forza e obliquità di applicazione — che determinano vere e proprie dominanze vettoriali, indipendenti dall’allenamento o dalla volontà del soggetto.

Quando aumenta la Forza Resistente, queste dominanze emergono per prime e guidano la perdita della sequenza articolare fisiologica.

Non si tratta di “compensi casuali”, ma dell’esito prevedibile delle leggi fisiche applicate all’anatomia.

Per questo alcune alterazioni sono clinicamente ricorrenti, alcuni esempi:

  • nell'articolazione scapolo-omerale l'omero tende all’intrarotazione e all’anteriorizzazione
  • le scapole all’adduzione con riduzione della cifosi fisiologica dorsale
  • il piede alla supinazione e al cavismo, spesso compensato prossimalmente

Nella pratica clinica, quando osservi questi pattern sul corpo del paziente, l'omero è già intraruotato prima ancora di chiedere movimento.
Non è che "si intraruota" - è già lì.
Come una crepa in un muro che segue le linee di minor resistenza.
La dominanza anatomica è già attiva in statica, e il movimento la amplifica.
Per questo la valutazione inizia dall'osservazione: ti dice già dove cercare.

Il ragionamento clinico cambia radicalmente:
non si parte più dall’osservazione per cercare una spiegazione, ma dalla conoscenza delle dominanze anatomiche per prevedere le alterazioni, verificarle nella valutazione e identificare rapidamente i vettori muscolari responsabili.

Questa previsione trova conferma anche nella patologia neurologica:
quando viene meno il controllo inibitorio centrale, come nell’emiparesi spastica, le stesse dominanze anatomiche emergono in modo amplificato.
Meccanismi diversi, stessa realtà strutturale.

Il collegamento con il modello FR–FL è diretto:
quando la Forza Resistente aumenta, i vettori sottodominanti non riescono più a compensare e l’articolazione devia secondo le direzioni anatomicamente dominanti.

È su queste basi che l'analisi vettoriale diventa uno strumento clinico preciso: permette di orientare fin dall'inizio la valutazione, ridurre la variabilità interpretativa e intervenire sui vettori causali.

Il modello biomeccanico AIFiMM integra osservazione e previsione: dalla conoscenza delle dominanze anatomiche si può anticipare quali alterazioni emergeranno.

I principi fisici e il modello vettoriale presentati in questa sezione sono sviluppati in forma estesa nel mini e-book AIFiMM allegato e scaricabile

Perché i muscoli si accorciano

Dal controllo neurofisiologico all’adattamento biomeccanico 

Nel modello AIFiMM l’accorciamento muscolare non è considerato un evento locale o misterioso, ma l’esito finale di processi di regolazione del tono che coinvolgono più sistemi.

Indipendentemente dalla causa iniziale, il muscolo rappresenta l’effettore finale, lo strumento attraverso cui l’organismo realizza l’adattamento. Per questo il modello distingue diversi livelli.

Livello neurofisiologico, il tono basale è regolato da circuiti di integrazione sensoriale e motoria.

Il sistema nervoso utilizza il tono muscolare come strategia di protezione, attraverso riflessi antalgici “a posteriori” (dopo il dolore) e “a priori” (per prevenirlo).

Quando queste contrazioni si mantengono nel tempo, coinvolgono la componente connettivale e si trasformano in accorciamenti strutturali: è un livello pienamente di pertinenza fisioterapica, perché si esprime nel sistema muscolo-scheletrico.

Livello biomeccanico, l’aumento di tono rappresenta una risposta di adattamento a perturbazioni dei carichi, degli assi articolari o dei baricentri.

Il sistema mantiene l’equilibrio al prezzo di un circolo auto-rinforzante: alterazione meccanica → aumento del tono → accorciamento → nuova alterazione.

Ne derivano aumento della Forza Resistente, riduzione della Forza Lavoro, perdita di efficienza e progressiva rigidità: anche questo è un ambito tipicamente fisioterapico, perché produce alterazioni articolari osservabili e trattabili.

Esiste infine un livello psico–somatico, documentato in letteratura, in cui stati emotivi prolungati modulano il tono muscolare attraverso vie neurovegetative e centrali fino a poter degenerare in quadri ortopedici strutturati.

Qualunque sia il livello di origine, il denominatore comune è sempre lo stesso: il sistema utilizza il muscolo come effettore finale.

Quadri clinici molto diversi possono quindi convergere verso accorciamenti e pattern di compenso simili.

In pratica, il muscolo accorciato può essere "l'ultima fermata" di percorsi molto diversi.
Un paziente con lombalgia cronica può avere accorciamenti strutturali partiti da un'alterazione biomeccanica del carico, un altro da strategie di protezione antalgica mantenute anni dopo un trauma, un altro ancora da un compenso a distanza - un vecchio problema al piede non risolto che ha modificato gli appoggi.
Il pattern finale - lordosi accentuata, bacino antiverso, psoas accorciato - può sembrare identico.
Per questo la valutazione non si ferma alla lettura del "cosa vedo", ma cerca di capire quale livello mantiene attivo il problema, per evitare di trattare solo l'effetto finale.

Il compito del modello AIFiMM non è spiegare ogni possibile causa, ma leggere con precisione ciò che è biomeccanicamente di competenza, distinguendo tra causa primaria, adattamento muscolare e conseguenze articolari.

È su questa base che viene poi introdotta l’analisi muscolo-scheletrico come sistema complesso.

Il Sistema Muscolo-Scheletrico come Sistema Complesso

Perché l’analisi sistemica è una necessità clinica, non un’opzione teorica

Nel 1947 Françoise Mézières formulò quella che definì la sua osservazione capitale:
i numerosi muscoli dorsali si comportano come un solo muscolo, troppo forte e troppo corto.
Quella che all’epoca era un’intuizione clinica empirica trova oggi una spiegazione rigorosa nella teoria dei sistemi complessi, che descrive il comportamento di sistemi costituiti da molti elementi interdipendenti e interagenti.

Il sistema muscolo-scheletrico umano è, a tutti gli effetti, un sistema complesso.
Questo significa che nessun distretto funziona in isolamento e che ogni intervento locale produce inevitabilmente adattamenti a livello globale.

Storicamente, il concetto di catena muscolare ha rappresentato un primo superamento della visione segmentaria.
La biomeccanica sistemica AIFiMM interpreta il comportamento delle catene muscolari attraverso leggi fisiche dimostrabili, integrando anatomia e dinamica in un modello sistemico

In un sistema complesso, il sintomo non coincide necessariamente con la sede del problema.

Un dolore locale può essere l’espressione di un’organizzazione sistemica alterata, e tentativi di correzione isolata possono risultare non solo inefficaci, ma meccanicamente controproducenti.

È per questo che indicazioni come 'stai dritto' o molte auto-correzioni volontarie risultano spesso inefficaci: aumentano il tono globale e la Forza Resistente, peggiorando il bilancio energetico del sistema.

Un’altra caratteristica dei sistemi complessi è la presenza di abilità emergenti.

Quando specifici muscoli risultano inefficaci a causa di accorciamenti eccessivi, il sistema non si blocca: li bypassa, attiva sinergie alternative e sviluppa pattern di sostituzione.

Questo è molto visibile in movimento: chiedi al paziente di alzare il braccio e vedi che la scapola si muove prima dell'omero, o il bacino si sposta quando dovrebbe muoversi solo la gamba.
Non è "scorretto" - è l'unica strategia che il sistema ha trovato per completare il movimento richiesto quando i muscoli che dovrebbero farlo primariamente sono troppo accorciati per lavorare.
È come prendere una strada tortuosa alternativa quando quella lineare principale è bloccata: funziona, ma costa molto di più in termini di energia e usura

Questo spiega perché il rinforzo isolato dei muscoli sottodominanti non risolva il problema e perché alcuni muscoli monoarticolari vengano sistematicamente esclusi dal movimento.

Nel modello AIFiMM, un sistema funziona in modo efficiente quando opera ai margini del caos, in una condizione in cui la Forza Lavoro prevale sulla Forza Resistente.

Quando invece la Forza Resistente aumenta, il sistema diventa rigido, il dispendio energetico cresce e la sequenza articolare fisiologica si perde.

Un sistema efficiente si muove con fluidità, senza sforzo visibile, con transizioni morbide tra un segmento e l'altro.
Quando la FR aumenta, il movimento diventa "a scatti", frammentato, con pause e compensi visibili.
Il paziente ti dice "faccio fatica a fare cose semplici" - non per debolezza, ma perché ogni gesto richiede il triplo dell'energia.
È come spingere il carrello della spesa con le ruote frenate: spingi forte ma avanzi poco, e ti stanchi subito.

Per queste ragioni, il Metodo Mézières non può essere ridotto a una tecnica locale né interpretato come una somma di correzioni segmentarie.

L’analisi sistemica non rappresenta un’aggiunta teorica, ma la condizione necessaria per costruire un ragionamento clinico coerente, distinguere causa ed effetto e scegliere strategie terapeutiche realmente efficaci.

È su queste basi che il modello AIFiMM passa dall’analisi meccanica al ragionamento clinico.

Dolore, adattamento e ragionamento clinico

Dal sintomo alla distinzione tra sofferenza locale e organizzazione sistemica

Nel dolore muscolo-scheletrico il sintomo rappresenta sempre un’informazione clinica reale, ma non coincide automaticamente con la causa del problema.
In alcuni casi la sofferenza è genuinamente locale; in altri, l’articolazione sintomatica rappresenta l’esito di un’organizzazione adattativa che coinvolge più distretti.

Il modello AIFiMM non assume mai a priori che il dolore sia “riferito” o sistemico.
Al contrario, il ragionamento clinico si fonda proprio sulla necessità di distinguere tra dolore di origine locale e dolore secondario, evitando interpretazioni generiche o spiegazioni non verificabili.

Il tono muscolare osservabile in clinica è il risultato di processi di regolazione neurofisiologica e biomeccanica che mirano a garantire stabilità e continuità del movimento.

Quando queste strategie adattative si mantengono nel tempo, possono coinvolgere la componente connettivale del muscolo, tradursi in accorciamenti strutturali e modificare la sequenza articolare fisiologica.

Il dolore emerge spesso quando i margini di adattamento del sistema si riducono.

Nel modello AIFiMM il ragionamento clinico integra:

  • osservazione della statica e della dinamica,
  • analisi delle dominanze vettoriali,
  • test di differenziazione mirati,
    con l’obiettivo di comprendere se il distretto sintomatico sia causa primaria del problema oppure sede di espressione di un’organizzazione adattativa più ampia.

Questa distinzione è essenziale perché orienta in modo diretto la strategia terapeutica.

Quando la sofferenza è di origine locale, l’intervento sul distretto sintomatico può essere risolutivo.

Quando invece il dolore è riferito, trattare esclusivamente la sede del sintomo produce miglioramenti transitori, destinati a non mantenersi nel tempo.

In pratica, è come quando si accende una spia sul cruscotto dell'auto: può essere il sensore guasto (problema locale - cambi il sensore e risolvi) oppure il motore che sta surriscaldando (problema sistemico - la spia è solo il messaggio).
Nel primo caso lavori dove fa male e il paziente migliora stabilmente.
Nel secondo, il dolore alla spalla che tratti può calmarsi per qualche giorno, ma se il problema parte da un bacino bloccato che costringe la colonna a compensare, la spalla tornerà a far male finché non sciogli il blocco primario.
Per questo i test di differenziazione sono fondamentali: non per "avere ragione" sul fatto che il dolore è riferito, ma per evitare di inseguire il sintomo senza modificare le forze che lo rigenerano.

Un passaggio del ragionamento clinico è la distinzione tra accorciamenti muscolari primari e secondari.
Nei primi, il sistema muscolare è origine del disassiamento articolare e il riequilibrio vettoriale può essere stabile ed efficace. Nei secondi, il muscolo rappresenta un adattamento a una problematica proveniente da altri apparati e richiede un inquadramento multidisciplinare per evitare recidive.

È per questo che alcuni miglioramenti durano e altri no.
Non perché il trattamento “funzioni o non funzioni”, ma perché le forze responsabili del disassiamento sono state, o meno, correttamente identificate e modificate.

Nel modello AIFiMM il sintomo può essere locale o riferito: ciò che conta non è l’interpretazione a priori, ma la capacità di distinguerli attraverso un’analisi biomeccanica precisa.

Dai principi fisici alle strategie terapeutiche

Come il modello AIFiMM guida l’intervento clinico

Nel modello AIFiMM i principi fisici non conducono a protocolli rigidi, ma a criteri di orientamento clinico.
L’obiettivo del trattamento non è correggere una forma o normalizzare un’apparenza, ma modificare le forze che mantengono il sistema in una condizione meccanicamente inefficiente, riducendo la Forza Resistente (FR) e ripristinando Forza Lavoro (FL) realmente disponibile.

Questo implica una distinzione fondamentale: le due componenti della fibra muscolare — contrattile e connettivale — rispondono a stimoli differenti e non possono essere trattate con le stesse modalità.
Il movimento spontaneo, pur essendo essenziale per la funzione, non è sufficiente a riallungare un sistema muscolare accorciato: rispetta sempre i limiti strutturali già presenti e i confini che il sistema nervoso ha accettato come sicuri.

È come quando provi a toccarti le punte dei piedi: arrivi fino a dove il corpo ti "permette" di andare, anche se spingi.
Quel limite non è strutturale - è il punto dove il sistema nervoso dice "stop, più in là è pericoloso".
Il movimento spontaneo rispetta sempre questo confine di sicurezza.
Il tessuto connettivale accorciato sta oltre quel confine: per raggiungerlo serve un lavoro guidato, dove il terapeuta porta il paziente gradualmente oltre il limite abituale, in condizioni controllate e sicure.

Quando l’accorciamento coinvolge la componente connettivale, il recupero di lunghezza richiede un intervento terapeutico guidato, capace di portare il tessuto oltre i limiti di adattamento spontaneo.

Il modello AIFiMM chiarisce perché non tutte le tecniche producono lo stesso effetto.

Agire solo sul tono muscolare, mobilizzare o allungare passivamente può essere efficace sulla componente contrattile, ma risulta insufficiente sul substrato connettivale responsabile dell’accorciamento residuo.

Da qui deriva l’utilizzo di contrazioni isometriche eseguite in massimo allungamento fisiologico o relativo, inserite in una strategia coerente e continuamente adattata alla risposta del sistema.

Nel modello AIFiMM la tecnica non è mai applicata in modo automatico.
La stessa manovra può produrre effetti opposti a seconda del contesto meccanico in cui viene inserita: se eseguita al di sotto del limite corretto, può aumentare ulteriormente la Forza Resistente. Per questo la precisione del posizionamento, la lettura delle dominanze e l’osservazione continua della risposta del paziente sono clinicamente decisive.

Il trattamento efficace risponde sempre a una doppia logica:
da un lato risolvere il conflitto meccanico specifico che genera il sintomo, dall’altro evitare che la correzione locale produca un aumento globale delle tensioni.

Un intervento che migliora il locale ma irrigidisce il sistema è destinato a fallire; al contrario, un lavoro esclusivamente “globale” che non affronta il conflitto reale può migliorare la sensazione generale senza risolvere il problema.

In pratica, vedi pazienti che escono dalla seduta più "sciolti", respirano meglio, si sentono più liberi - ma se chiedi di rifare il movimento che faceva male, il conflitto è ancora lì.
È come allentare tutte le viti di una macchina tranne quella bloccata: tutto sembra più morbido, ma il pezzo non si muove.
Serve trovare il punto dove la tensione si concentra davvero - la spalla che non abduce, il bacino che non ruota, il ginocchio che non si estende - e lavorare lì con precisione, senza irrigidire tutto il resto.

Ogni equilibrio osservabile, anche quando appare patologico, rappresenta la migliore soluzione adattativa che il sistema ha trovato in quel momento. Il miglioramento non è definito dalla simmetrizzazione visiva, ma dalla riduzione della tensione complessiva, dall’aumento dello spazio sistemico e dal recupero di efficienza funzionale.

I criteri di efficacia del trattamento non si limitano al sollievo immediato del sintomo.
A fine seduta devono essere presenti contemporaneamente un miglioramento locale, una riduzione globale della tensione e una maggiore capacità di adattamento del sistema, senza la comparsa di nuove strategie compensatorie. In assenza anche di uno solo di questi elementi, il risultato tende a essere instabile.

Quando verifichi a fine seduta, non ti chiedi solo "il dolore è passato?" ma anche "come si muove ora?" e "dove è andata a finire la tensione?".
Se la spalla si è sbloccata ma il paziente ora tiene il collo rigido, hai spostato il problema.
Se sta meglio ma il movimento è ancora frammentato, hai ridotto il sintomo ma non l'inefficienza.
Quando tutti e tre i criteri sono presenti insieme - dolore ridotto, movimento fluido, sistema più elastico - il miglioramento ha molte più probabilità di mantenersi.
Quando ne manca anche solo uno, il risultato rischia di essere transitorio.

Per questo il Metodo Mézières secondo AIFiMM non propone sequenze standardizzate, ma una strategia clinica adattiva.
La priorità dell’intervento varia in funzione delle dominanze presenti e della risposta del sistema: talvolta è necessario lavorare prima sugli aspetti sistemici, altre volte affrontare direttamente il conflitto distrettuale, sempre evitando di generare rigidità complessiva.

Nell'applicazione clinica, questo approccio si dimostra particolarmente efficace nei quadri cronici, recidivanti o resistenti, quando i sintomi si ripresentano nonostante i trattamenti precedenti, spesso perché le forze che li rigenerano non sono state identificate e modificate.

Il trattamento è sempre individuale, attivo e guidato. Richiede tempo, ascolto e osservazione, perché il compito del fisioterapista non è solo intervenire, ma comprendere e spiegare.
L’analisi vettoriale diventa così uno strumento clinico e comunicativo: permette di costruire un ragionamento verificabile e di rendere il paziente parte attiva del processo terapeutico. Questa comprensione condivisa è uno dei fattori principali che spiegano la stabilità dei risultati nel tempo.

Nel modello AIFiMM la tecnica è sempre subordinata al ragionamento clinico, il sintomo è un’informazione e l’efficacia del suo miglioramento si misura nella sua stabilità nel tempo.

È in questo equilibrio tra rigore biomeccanico e dimensione umana della relazione terapeutica che il Metodo Mézières trova la sua piena applicazione clinica — ed è su questo equilibrio che si fonda il percorso formativo AIFiMM.

Approfondimento teorico

I fondamenti fisici e clinici del modello biomeccanico sistemico AIFiMM sono raccolti in un mini e-book dedicato, che sviluppa in modo organico i concetti di accorciamento muscolare, analisi vettoriale e strategia clinica.

📘 Mini e-book AIFiMM – Fondamenti fisici e clinici del Metodo Mézières
[PDF scaricabile]

Accessibilità del percorso formativo

Il corso non richiede conoscenze pregresse di fisica o matematica avanzata.

I principi biomeccanici vengono introdotti in modo progressivo, partendo sempre dall’osservazione clinica del paziente e arrivando alla comprensione delle leggi fisiche che spiegano ciò che si osserva.

La maggior parte dei corsisti proviene da percorsi formativi standard e acquisisce gradualmente gli strumenti di analisi vettoriale attraverso esempi clinici, pratica supervisionata e casi reali.

La teoria non sostituisce la pratica:
serve a darle senso e coerenza.

Il nostro posizionamento scientifico

Ipotesi, verifica e continuità della conoscenza

Il modello biomeccanico che presentiamo non è "la verità sul corpo umano".

È l'ipotesi più solida che siamo riusciti a costruire in 40 anni di lavoro clinico e teorico, basandoci sulle conoscenze attuali di fisica, fisiologia e biomeccanica, e sulle intuizioni cliniche che Françoise Mézières ci ha trasmesso.

Sappiamo che le conoscenze di oggi saranno superate domani. Per questo ci posizioniamo con chiarezza in una continuità storica: Mézières ha raccolto le osservazioni cliniche della sua epoca e le ha tradotte in intuizioni rivoluzionarie. Noi abbiamo tradotto quelle intuizioni in linguaggio fisico-matematico verificabile. Altri, dopo di noi, affineranno, correggeranno, miglioreranno.

Se le conoscenze attuali fossero esaustive e definitive, faremmo tutti la stessa cosa.

Il fatto che esistano approcci diversi non significa che qualcuno ha ragione e altri sbagliano - significa che stiamo ancora esplorando un sistema complesso con strumenti limitati.

Per questo nei corsi non ci presentiamo come detentori di certezze assolute.

Invitiamo gli allievi a verificare quello che diciamo, a metterlo alla prova nella loro pratica clinica, a confrontarlo con altre conoscenze, a dubitare quando qualcosa non torna.

Il rigore scientifico non è difendere un modello a tutti i costi - è costruire ipotesi verificabili, testarle, affinarle, e accettare che saranno superate.

Il nostro compito non è trasmettere una dottrina, ma preparare il terreno per chi verrà dopo.

Su queste basi si fonda il percorso formativo AIFiMM e la responsabilità che sentiamo verso gli allievi.

DOCENTI MEZIERES AIFiMM: Mauro Lastrico – Laura Manni

Mauro Lastrico e Laura Manni
Fisioterapisti, formati direttamente con Françoise Mézières (Parigi, 1988–1990)

Identità e visione del modello AIFiMM

Mauro Lastrico
"Tornato da Parigi avevo tra le mani un metodo potente, ma non ancora chiaro. Mézières era un genio — ma parlava per aforismi e metafore, senza dare troppe spiegazioni. Ho coinvolto un fisico e un ingegnere, e insieme abbiamo analizzato ogni sua affermazione alla luce delle leggi fisico-matematiche. Se posso riconoscermi un merito, è questo: aver contribuito a far uscire il metodo dall’alone di empirismo che l’aveva caratterizzato, dandogli il sostegno scientifico che meritava..."

Laura Manni
"Quando seppi di poter studiare con Françoise Mézières, per me fu la realizzazione di un sogno. In quegli anni lavoravo in ospedale con pazienti complessi — motori, respiratori, cardiologici — e cercavo qualcosa di più. Arrivai in Francia, al cospetto di una personalità geniale. Poi incontrai Mauro, e scoprimmo di aver intrapreso percorsi paralleli. Da lì è nato il nostro strumento di lavoro esclusivo: un metodo che unisce l’efficacia clinica alla comprensione profonda di ciò che accade nel corpo..."

Formazione, competenza e continuità didattica

Formazione e background
Fisioterapisti e docenti AIFiMM, si sono formati direttamente con Françoise Mézières a Parigi.
Da questo percorso comune hanno sviluppato il modello biomeccanico vettoriale AIFiMM, aggiornando il metodo originale attraverso strumenti analitici basati sulla fisica applicata e sull’analisi delle forze muscolari.

Competenza clinica e scientifica

  • Oltre 25 anni di esperienza clinica e didattica

  • Specializzazione nella valutazione vettoriale delle alterazioni articolari

  • Integrazione sistematica tra metodo originale e modello biomeccanico sistemico

  • Supervisione diretta dei corsisti durante tutte le fasi pratiche del percorso formativo

Pubblicazioni e contributo scientifico
Mauro Lastrico è autore del volume
“Biomeccanica muscolo-scheletrica e metodica Mézières”,
considerato il riferimento per la razionalizzazione scientifica del metodo secondo il modello biomeccanico sistemico.

Continuità didattica
Ogni seminario è condotto da uno dei due docenti, garantendo:

  • coerenza metodologica

  • progressione didattica uniforme

  • correzione individuale continua durante le sessioni pratiche

Programma formativo sintetico

1° Seminario - Giorni 1-4 (giovedì-domenica)

Fondamenti teorici e valutazione clinica

  • Basi scientifiche del metodo: fisica vettoriale applicata al sistema muscolare, analisi delle deformazioni elastiche del tessuto connettivale, sistemi complessi e catene muscolari
  • Esame statico e dinamico nei tre piani, identificazione delle alterazioni assiali e dei vettori muscolari dominanti
  • Riflessi antalgici: comprensione dei meccanismi di protezione a priori e a posteriori
  • Tecniche manuali: massaggio profondo e respirazione terapeutica secondo Mézières
  • Piano sagittale - trattamento in posizione supina: valutazione delle alterazioni della colonna vertebrale sul piano sagittale e trattamento delle sintomatologie da compressione discale e da alterazione delle curve fisiologiche. Correzione dei rapporti scapolo-vertebrali e scapolo-omerali

2° Seminario - Giorni 5-7 (venerdì-domenica)

Blocco inferiore e articolazioni

  • Biomeccanica e trattamento coxo-femorale e ginocchio: analisi vettoriale delle alterazioni assiali (varo, valgo, recurvato, rotazioni) e trattamento specifico con arti inferiori elevati
  • Biomeccanica e trattamento piede: analisi dell'articolazione tibio-tarsica, dell'arco mediale e anteriore, trattamento in posizione seduta per piede cavo, piatto e alluce valgo
  • Integrazione delle tecniche base: applicazione pratica e verifica dei risultati

3° Seminario - Giorni 8-11 (giovedì-domenica)

Piano frontale e rotatorio - Patologie assiali e dell'arto superiore

  • Analisi delle deviazioni assiali della colonna vertebrale e individuazione dei vettori muscolari implicati
  • Trattamento delle rotazioni vertebrali e delle sintomatologie correlate
  • Relazioni scapolo-vertebrali, scapolo-ioidee, scapolo-costali e loro trattamento
  • Valutazione e trattamento patologie di spalla, gomito e mano
  • Applicazione delle tecniche in diverse posizioni per il trattamento tridimensionale

4° Seminario - Giorni 12-14 (venerdì-domenica)

Integrazione clinica avanzata

  • Correlazioni ATM-postura: valutazione differenziale tra problematiche di competenza fisioterapica e odontoiatrica, trattamento delle disfunzioni temporo-mandibolari
  • Sub-lussazioni articolari: analisi biomeccanica e trattamento delle sub-lussazioni sterno-claveare e scapolo-omerale
  • Trattamento delle scoliosi e delle patologie ortopediche complesse
  • Dalla valutazione al piano terapeutico: definizione degli obiettivi primari, scelta delle tecniche appropriate, progressione terapeutica
  • Esame dinamico e strategie di trattamento individualizzate

📄 Scarica il programma completo con il dettaglio degli argomenti trattati in ogni modulo

Struttura del corso

14 giornate formative (112 ore) suddivise in 4 seminari

Modalità didattica

  • Dimostrazioni pratiche su partecipanti con spiegazione dei passaggi biomeccanici
  • Pratica reciproca supervisionata tra i corsisti
  • Analisi clinica di casi reali
  • Discussione delle strategie terapeutiche

Calendario seminari

  • 1° e 3° seminario: giovedì-domenica
  • 2° e 4° seminario: venerdì-domenica

Metodologia

Ogni partecipante sperimenta il metodo sia come operatore sia come paziente, per comprendere direttamente:

  • le forze vettoriali in gioco

  • gli effetti del trattamento sul sistema muscolo-scheletrico

  • le variazioni delle risultanti di forza

  • la relazione tra postura osservata e vettori muscolari predominanti

La supervisione continua dei docenti garantisce:

  • correttezza tecnica

  • coerenza biomeccanica

  • consolidamento del ragionamento clinico

Cosa include il corso

Crediti formativi

  • 100 crediti ECM
  • 105 crediti CPD internazionali

Questa doppia certificazione permette al corsista di acquisire crediti riconosciuti sia nel sistema sanitario italiano sia nei principali registri professionali internazionali.

Materiali didattici

  • "Biomeccanica muscolo-scheletrica e metodica Mézières" di Mauro Lastrico
  • Traduzione italiana di "Originalité de la Méthode Mézières" di Françoise Mézières
  • Borsa, block notes e penna AIFiMM

I materiali coprono sia la parte teorica (modello biomeccanico sistemico, fisica lineare e non lineare, analisi vettoriale) sia la parte storica-metodologica.

Servizi aggiuntivi

  • Rifrequentazione gratuita dei moduli negli anni successivi 
  • Supervisione clinica diretta durante tutto il percorso
  • iscrizione all'elenco operatori Mézières sul sito AIFIMM (registro pubblico che garantisce trasparenza e riconoscibilità professionale)

📄 Scarica il programma completo con il dettaglio degli argomenti trattati in ogni modulo

Costo del corso

Quota di partecipazione

  • Iscrizione anticipata (entro 60 giorni): €1.920
  • Quota ordinaria: €2.400

I partecipanti ai nostri corsi precedenti possono frequentare nuovamente senza costi aggiuntivi.

Modalità di pagamento

  • Bonifico bancario

  • Carta di credito

  • Pagamento in un’unica soluzione, oppure in 2 rate o 4 rate, senza interessi.

 

Valutazioni certificate dal Ministero della Salute

Dati ufficiali basati su circa 5.000 schede di valutazione ECM (Provider n. 1701)

Qualità percepita del corso

  • Rilevanza clinica: 73% eccellente – 26% buona

  • Qualità educativa: 71% eccellente – 27% buona

  • Utilità formativa: 78% molto utile – 21% utile

Capacità didattica dei docenti

  • Didattica teorica: 75% eccellente

  • Didattica pratica: 77% eccellente

  • Bilanciamento teoria/pratica: 93% adeguato

Segreteria organizzativa e sede del corso

  • Organizzazione generale: 69% eccellente – 28% buona

Fonte dei dati

Valutazioni su scala 1–5, trasmesse ufficialmente attraverso il sistema ECM del Ministero della Salute.

FONDAMENTI SCIENTIFICI DEL Metodo Mezieres

Efficacia clinica, evidenza disponibile e limiti strutturali della ricerca

La ricerca disponibile sul Metodo Mézières

Il Metodo Mézières ha ricevuto validazione scientifica attraverso studi condotti in centri universitari europei e pubblicati su database internazionali peer-reviewed.

Metodologia degli studi

  • Design: Double-blind RCT, parallel groups
  • Outcome primari: VAS, Roland-Morris, Berg Balance Scale
  • Durata interventi: 5-24 settimane
  • Risultati: Efficacia statisticamente significativa superiore ai trattamenti standard (p<0.001)

🔍 Consulta gli studi su PubMed

Questi studi dimostrano efficacia superiore ai trattamenti convenzionali per lombalgia cronica, alterazioni posturali e disfunzioni muscolo-scheletriche resistenti.

Perché la ricerca sul Mézières è limitata (e perché questo non è un problema)

Il Metodo Mézières presenta una caratteristica distintiva che ne limita la ricerca su larga scala: non è protocollabile.

Ogni trattamento richiede:

  • Valutazione biomeccanica individuale
  • Adattamento continuo della strategia in funzione della risposta del paziente
  • Sedute individuali prolungate (60 minuti)
  • Fisioterapisti con formazione specifica avanzata

Questa individualizzazione è il cuore dell'efficacia clinica, ma rende impossibile la standardizzazione necessaria agli RCT su grandi numeri, che richiedono protocolli rigidi replicabili da operatori diversi.

Gli studi disponibili provengono da centri specializzati dove l'intero team condivide formazione omogenea. Non da grandi ospedali generalisti, dove il Metodo Mézières è raramente implementato per ragioni strutturali:

  • Il sistema sanitario pubblico predilige metodiche rapide, protocollabili, ad alta rotazione
  • L'investimento formativo necessario (112 ore + pratica supervisionata) è incompatibile con i budget attuali per la formazione ECM
  • Le sedute prolungate e la frequenza settimanale non sono sostenibili nei modelli organizzativi standard

Dove il Metodo è stato implementato sistematicamente (ASL che hanno formato tutto il personale), i risultati includevano azzeramento delle liste d'attesa mantenendo efficacia clinica elevata.

Ma questo modello organizzativo è oggi quasi scomparso.

Il modello AIFiMM: rigore biomeccanico e coerenza clinica

AIFiMM fonda il proprio approccio su due pilastri complementari:

1. Mechanistic reasoning
Ragionamento clinico basato su:

  • Meccanica vettoriale del sistema muscolare
  • Comportamento elastico della componente contrattile e connettivale
  • Relazioni dimostrabili tra accorciamento, FR-FL e conflitti articolari
  • Fisiologia dei sistemi complessi

2. Evidence-informed practice
Utilizzo critico delle evidenze disponibili, integrate con:

  • Osservazione clinica verificabile
  • Outcome misurabili nel tempo
  • Coerenza tra forze agenti e modifiche assiali osservate

Ogni intervento è valutato non solo sull'efficacia immediata, ma sulla stabilità nel tempo.

Questo approccio riconosce che l'efficacia di un metodo non dipende solo dal numero di RCT pubblicati, ma dalla coerenza tra principi fisici, meccanismi biologici e risultati clinici osservabili.

Efficacia clinica: i dati AIFiMM

Valutazioni ufficiali ECM (5.000+ schede, Ministero della Salute):

  • Rilevanza clinica: 73% eccellente
  • Utilità formativa: 78% molto utile
  • Didattica pratica: 77% eccellente

Articoli AIFiMM pubblicati dal CPD Certification Service (UK):

  • Muscle Shortening and Joint Dysfunction – Physical and Clinical Mechanisms
  • Body Equilibrium – A Physical-Clinical Interpretation of Human Upright Stability

Certificazione CPD UK ottenuta dopo valutazione indipendente dei contenuti da commissione internazionale.

In sintesi

Il Metodo Mézières secondo AIFiMM:

  • Ha evidenza scientifica limitata per ragioni strutturali, non per mancanza di efficacia
  • Fonda il ragionamento clinico su principi fisici verificabili
  • Produce risultati stabili nel tempo documentati da 70+ anni di pratica clinica
  • Non compete con metodiche protocollabili - si posiziona dove la personalizzazione è necessaria

L'assenza di grandi RCT non deriva da debolezza metodologica, ma dall'impossibilità di standardizzare ciò che è, per natura, individualizzato.

 

Domande frequenti

È richiesta esperienza pregressa con il Metodo Mézières?

No, il corso parte dalle basi teoriche e guida progressivamente all'applicazione pratica.

Posso rifrequentare il corso?

Sì. La rifrequentazione è gratuita negli anni successivi (secondo disponibilità posti).

È possibile recuperare eventuali assenze in qualunque sede e data disponibile.

È possibile la rateizzazione?

Sì, il pagamento può essere suddiviso in 2 o 4 rate senza interessi.

Come posso iscrivermi? 

Le iscrizioni sono gestite esclusivamente online tramite il sito AIFiMM.

 

Lo stesso corso è disponibile anche in modalità online (FAD), con contenuti teorici e dimostrazioni pratiche identiche al corso in presenza, per chi necessita di maggiore flessibilità organizzativa.
Corso Metodo Mézières online (FAD)

Corsi disponibili

Sede: Roma, Polo Didattico
Data di inizio: 12 marzo 2026
Calendario ed iscrizioni
Sede: Milano, H2C Hotel Milanofiori
Data di inizio: 19 marzo 2026
Calendario ed iscrizioni
Sede: Napoli Best Western Hotel Plaza
Data di inizio: 19 marzo 2026
Calendario ed iscrizioni
Sede: Genova AIFiMM
Data di inizio: 07 maggio 2026
Calendario ed iscrizioni
Sede: Bologna, Hotel Tower
Data di inizio: 21 maggio 2026
Calendario ed iscrizioni

AIFiMM Formazione Mezieres

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  • P. IVA / CF 01412130997
  • info@aifimm.it
  • (+39) 0105 761271
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E.C.M.

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