Pensando a come poter dare qualche informazione in più su ciò che il corso di “Manipolazione Viscerale” proposto da AIFiMM vuol offrire, mi è sembrato interessante partire dalla mia esperienza della pratica quotidiana verso una delle possibilità cliniche di competenza.
Premetto di essere diffidente verso qualunque teoria in ambito salutistico che imponga o proponga delle regole specifiche e fisse quali, ad esempio, strette e logiche relazioni tra catene muscolari, miofasciali o funzionali (o in qualsivoglia modo le si intenda nominare).
Ritengo che dei collegamenti esistano sempre ma che non sempre seguano delle regole biomeccaniche. Piuttosto, il nesso che mette in relazione più strutture disfunzionali è dettato dalla clinica, dalla palpazione, dai vari test, con risultati che possono evidenziare connessioni di causa-effetto o sequenze di influenze che variano da caso a caso. Questa è la mia esperienza secondo le mie conoscenze ad oggi.
Mi soffermo sul caso di una sciatica, motivo di consulto di una donna in gravidanza. Secondo i test locali, il più vicino responsabile della sintomatologia è un osso sacro in torsione, disfunzione di mobilità che muscolarmente può essere legata al coinvolgimento di piriforme e gran dorsale. Nel caso specifico, in base a test più globali ed in base ai test zonali guidati dalle forze tensionali del tessuto fasciale, sembra trattarsi di una ipertonia cronica che si riflette con alterazioni biomeccaniche sull’articolazione dell’anca per mezzo dello psoas e che, a monte, appare correlata ad un bruxismo con disfunzione del condilo mandibolare omolaterale all’anca stessa. E questo implica tutta una serie di compensi protettivi sul complesso cranio-cervicale e sulla meccanica respiratoria.
Certamente questa della donna in gravidanza è una delle situazioni meno lineari anche dal punto di vista tecnico operativo, dovendo cercare di adattare test e tecniche di normalizzazione a quelle che sono le posizioni meglio tollerate dalla paziente.
In definitiva, il trattamento ha sortito l’effetto sperato, con una normalizzazione della mobilità nella ripetizione dei test a fine seduta e miglioramento della sintomatologia nel breve-medio termine. Ovviamente la creatività del corpo e, nel caso specifico della donna, le modificazioni fisiologiche legate alla gravidanza, portano sempre alla ricerca di strategie economiche e funzionali che rendono necessaria, per il medio-lungo termine, una rivalutazione dello stato dei compensi come riadattamento posturale e dinamico. Nel lungo termine, inoltre, come mantenimento di quanto ottenuto e come prevenzione di ulteriori episodi sintomatologici, un regolare e periodico lavoro di tipo muscolare-posturale sarà sicuramente fondamentale. Nello specifico della nostra paziente gravida la finalità del lavoro sarà orientata al ripristino di una fisiologica dinamica respiratoria oltre che di una buona elasticità e tonicità muscolare, condizioni necessarie per una migliore emodinamica dei fluidi corporei, una capacità dei tessuti ad adattarsi in maniera più gentile ed efficiente alle modificazioni che la gravidanza apporterà nei mesi a venire, affrontare meglio il parto ed avere una più rapida e fisiologica ripresa nel post-parto.
L’approccio globale al sistema anatomico è qualcosa di veramente bello, tanto quanto l’arte dell’ascolto. Un ascolto attivo e aperto, ascolto dei tessuti e del vissuto della persona, sempre unico e originale, mai prevedibile e catalogabile. Questo è il tipo di lavoro che nel corso di “Manipolazione Viscerale” si impara a fare. Tra i vari corsi, AIFiMM amplia la sua principale formazione sul Metodo Mezieres con il lavoro sulla catena viscerale, nei suoi moduli di “Manipolazione viscerale addome-pelvi” e “Manipolazione viscerale torace-gola” e poi con il lavoro sulla catena neuro-meningea con il corso di “Manipolazione cranio-sacrale”: a mio avviso una bellissima e completa offerta formativa per chi voglia lavorare in maniera globale e sistemica.
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