Biomeccanica equilibrio dei corpi
Dott. Mauro Lastrico, fisioterapista.
Estratto da:
"Biomeccanica muscolo-scheletrica e metodica Mézières"
Autore: dott. Mauro Lastrico
Marrapese Editore
Il terzo principio sulla dinamica enunciato da Newton: "Ad ogni azione corrisponde un'azione uguale e contraria", oltre a definire la forza di inerzia, stabilisce che un corpo appoggiato su di un solido non sprofonda verso il centro della terra in quanto il solido stesso applica al corpo una forza uguale e contraria a quella della sua forza peso.
Ciò significa che ogni corpo che poggi su di un solido è costantemente sottoposto a due forze: la forza di gravità (legata al suo peso) e la controspinta, uguale e contraria, applicata dal solido R.
Entrambe le forze sono applicate e distribuite su tutta la superficie di appoggio.
L'analisi dell'equilibrio di un corpo è possibile o considerando la forza globale G applicata al baricentro a cui reagisce una controspinta uguale e contraria R (R = -G), oppure, scendendo ad un livello maggiore di dettaglio, considerando per ogni centimetro quadrato la componente g, parte di G, che agisce sul solido di appoggio. Il solido reagisce a sua volta con una componente r uguale e contraria a g (r = -g). G è uguale alla somma di tutti i g (G = __g) ed R è uguale alla somma di tutte le r (R = __r).
Un corpo si definisce in equilibrio stabile quando le due forze si trovano sulla stessa verticale ed al centro del poligono di appoggio. Quando G ed R sono sulla stessa verticale ma ai limiti del poligono di appoggio l'equilibrio è possibile ma le forze g ed r, anziché distribuirsi convergono in un punto. Quando le due forze non si trovano sulla stessa verticale si crea un momento di forza che rende l'equilibrio instabile.
Quando più scatole sono impilate, ogni scatola reagisce con la sottostante. L'equilibrio complessivo sarà determinato dalla modalità di allineamento. Ogni singola scatola avrà applicate le forze G ed R e le forze complessive di G ed R saranno date dalla loro sommatoria. Le componenti g ed r saranno applicate e distribuite su tutte le superfici di appoggio. Se l'allineamento delle scatole non è sulla stessa verticale ma è comunque tale da permettere l'equilibrio, le forze g ed r saranno addensate in alcuni punti, cosa che darà luogo a fenomeni strutturali di tipo compressivo.
Ogni parte del corpo umano possiede un proprio baricentro ed il baricentro del corpo è la risultante della somma di ognuno di essi. Ad ogni singolo baricentro è applicata la forza G e la controspinta R.
Se i singoli baricentri sono disallineati si comportano come le scatole del disegno soprastante: le componenti g ed r potranno creare momenti compressivi alle strutture articolari.
Tranne che in clinostasi l'equilibrio dell'uomo è instabile, in quanto il baricentro corporeo è in continuo movimento a causa dell'atto respiratorio e di altre variabili.
L'attività tonico posturale dei muscoli, sotto il controllo del sistema extrapiramidale, è quindi costantemente in variazione di tono, al fine di mantenere sulla stessa verticale G ed R, se l'obiettivo è il mantenimento della stazione eretta, o di creare il momento M, se l'obiettivo è il movimento.
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