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Distance Learning (FAD) Method Mézières: Basic and Advanced Modules

AIFiMM Distance Learning

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CHIUSURA EDIZIONE 2025 IL 31 DICEMBRE

PER DISPOSIZIONI AGENAS I CORSI ECM DEVONO CONCLUDERSI ENTRO L'ANNO SOLARE.

L'EDIZIONE 2026 SARA' ONLINE DAI PRIMI DI GENNAIO 2026

L'INSEGNAMENTO ORIGINALE DI FRANÇOISE MÉZIÈRES

Il Metodo Mézières veniva insegnato da Françoise con un approccio rigorosamente analitico: analisi precisa di ciascun muscolo secondo la sua funzione meccanica, all'interno di un sistema di interdipendenze.

Nei suoi scritti rifiutava in modo esplicito l'uso di termini generici come "posturale" o "globale", che considerava formulazioni imprecise e prive di rigore.

I docenti AIFiMM, allievi diretti di Mézières, hanno preservato questa metodologia originale traducendola attraverso il linguaggio della biomeccanica moderna.

METODO MEZIERES: QUANDO L'INTUIZIONE CLINICA INCONTRA LA FISICA MODERNA

Il rigore analitico e la precisione meccanica dell'approccio originale di Mézières caratterizzano in modo specifico il corso online AIFiMM, progettato per la trasmissione teorica strutturata del modello biomeccanico, distinta dal percorso esperienziale e pratico dei corsi in presenza.

Quando Françoise Mézières iniziò a osservare i suoi pazienti nel 1947, documentò fenomeni che le conoscenze fisiologiche e anatomiche del tempo non riuscivano a interpretare.

I risultati clinici erano inequivocabili. Rivoluzionari.
Ma mancava un framework teorico che li rendesse scientificamente spiegabili.

Le sue affermazioni più celebri — "i muscoli posteriori funzionano come un'unica struttura, eccessivamente tesa e accorciata" — fotografavano con precisione ciò che osservava, senza però poter fornire una spiegazione basata su leggi fisiche dimostrabili.

Per generazioni, il metodo è stato trasmesso come approccio clinico di comprovata efficacia, ma senza una struttura esplicativa fondata su principi fisici verificabili.

Sin dalla sua fondazione, AIFiMM ha sviluppato un lavoro sistematico di formalizzazione scientifica di queste osservazioni cliniche.

 

Il lavoro è stato reso possibile dall'evoluzione delle scienze che hanno fornito gli strumenti mancanti:

Gli studi sulla meccanica dei materiali hanno chiarito le proprietà del tessuto connettivale e le sue risposte alla tensione prolungata.
L'analisi biomeccanica moderna ha permesso di quantificare le forze muscolari e anticipare i loro effetti sulle strutture articolari.
La scienza dei sistemi complessi ha fornito il quadro teorico per comprendere come modificazioni locali inneschino adattamenti sistemici.

Questi progressi non contraddicono le scoperte di Mézières.
Le rendono comprensibili. E verificabili.

Ciò che era intuizione geniale è stato progressivamente formalizzato in modelli fisici rigorosi, trasmissibili e applicabili nella pratica fisioterapica quotidiana.

Il percorso formativo online AIFiMM trasforma il Metodo Mézières in un modello interpretativo della biomeccanica muscolo-scheletrica per la fisioterapia contemporanea.

Il metodo viene affrontato su due livelli distinti e complementari:
Framework teorico (principi universali, riproducibili, ancorati alle leggi della fisica)
Applicazione clinica (personalizzata, non standardizzabile, guidata dall'analisi delle forze)

L'integrazione tra questi due aspetti fonda il Metodo Mézières sui criteri della fisioterapia scientifica moderna.

 

AIFiMM è l'unica realtà formativa italiana dedicata al Metodo Mézières certificata dal CPD Certification Service UK (l'organismo britannico che definisce gli standard di qualità per la formazione sanitaria continua in Europa).

Dopo una valutazione tecnica rigorosa, il CPD Certification Service ha riconosciuto la validità scientifica del corso online AIFiMM, attribuendo 38 crediti CPD utilizzabili in UK e nei principali contesti professionali internazionali.

Questo riconoscimento non è un titolo onorifico.
È l'esito di un processo di peer review indipendente.

Lo stesso organismo ha esaminato, approvato e pubblicato sul proprio portale ufficiale articoli scientifici redatti dai docenti AIFiMM, dopo valutazione di rigore metodologico e validità scientifica, rendendoli disponibili come materiali di riferimento per professionisti sanitari a livello internazionale.

Questo processo di validazione esterna colloca AIFiMM in una posizione distinta rispetto a qualsiasi altra realtà formativa italiana sul Metodo Mézières: non per autodichiarazione, ma per verifica indipendente secondo criteri internazionali.

 

L'eredità di Françoise Mézières è un metodo di straordinaria efficacia clinica.

Il nostro ruolo è consentirgli di integrarsi pienamente negli standard della fisioterapia muscolo-scheletrica contemporanea, rendendolo operativo nel contesto clinico attuale.

Presentazione del corso Mezieres online (FAD)

Il corso online in modalità asincrona si sviluppa su 38 ore complessive ed è destinato a fisioterapisti che ricercano strumenti teorico-pratici per affrontare disfunzioni muscolo-scheletriche, con particolare riferimento a quadri cronici e resistenti agli approcci terapeutici convenzionali.

Il percorso didattico è organizzato in 18 moduli video in alta definizione, integrati da materiali PDF scaricabili e approfondimenti teorici strutturati.

I contenuti teorici e le dimostrazioni tecniche replicano quelli del percorso in presenza, adattati al formato digitale per garantire studio autonomo e progressivo.

Fondamenti del modello

Il programma formativo riprende principi fisici che il fisioterapista già conosce, reinterpretandoli e applicandoli con coerenza al sistema muscolo-scheletrico umano per guidare osservazione clinica e decisioni terapeutiche.

I concetti vengono presentati gradualmente, partendo dall'analisi di casi clinici concreti e supportati da spiegazioni applicative ed esempi dimostrativi.

Caratteristica centrale della formazione AIFiMM

L'approccio distintivo consiste nell'affrontare il Metodo Mézières attraverso un modello di ragionamento clinico biomeccanico, costruito sull'analisi vettoriale applicata alle forze muscolari.

Le tre domande guida del percorso formativo:

  1. Perché un'articolazione specifica o un segmento vertebrale presenta alterazione dell'asse?
  2. In quali condizioni la manifestazione sintomatica ha origine locale e in quali rappresenta un'espressione riferita o sistemica?
  3. Quale strategia d'intervento adottare per agire in modo coerente a livello distrettuale e sistemico?

Integrazione con le neuroscienze del dolore

Il modello biomeccanico sviluppato da AIFiMM si integra con gli approcci neurofisiologici contemporanei al dolore, concentrandosi specificamente sull'analisi dei vettori di forza e delle condizioni meccaniche che possono perpetuare o amplificare la manifestazione sintomatica.

Analisi vettoriale come strumento operativo

L'analisi biomeccanica vettoriale costituisce lo strumento operativo che rende possibile questa integrazione: permette di interpretare i dati osservabili, anticipare le modifiche meccaniche e orientare la strategia terapeutica.

Prevalenze anatomiche verificabili

Le prevalenze anatomiche sono oggettivamente verificabili: ciascuna articolazione presenta differenze strutturali nel numero di muscoli coinvolti, nella lunghezza dei bracci di leva e nell'angolazione di applicazione delle forze.

All'aumentare della FR (Forza Resistente), queste prevalenze determinano le alterazioni articolari lungo direzioni ricorrenti e anticipabili.

Per questo l'analisi vettoriale possiede capacità predittiva: orienta su cosa verificare e quali vettori muscolari stanno generando l'alterazione assiale.

L'osservazione fornisce i dati, la fisica ne fornisce l'interpretazione, l'intervento acquisisce precisione.

È l'applicazione della fisica al ragionamento clinico nella pratica quotidiana.

Pratica clinica consapevole

Nel modello AIFiMM, il Metodo Mézières rappresenta una pratica clinica fondata sulla consapevolezza: richiede comprensione dei vettori di forza operanti e capacità di adattamento individualizzato al paziente.

Docenti

Il corso è condotto da Mauro Lastrico e Laura Manni, fisioterapisti AIFiMM formati direttamente da Françoise Mézières.

Il Metodo Mézières: fondamento teorico e applicazione clinica

Nel percorso formativo AIFiMM, l'approccio al Metodo Mézières distingue due dimensioni complementari ma concettualmente differenti: un fondamento teorico e un'applicazione clinica.

Questa separazione è essenziale per comprendere sia il rigore teorico del metodo, sia la sua necessaria flessibilità nell'applicazione pratica.

Il fondamento teorico

Il fondamento teorico si costruisce su principi di biomeccanica e fisica applicata all'apparato muscolo-scheletrico.

Le modifiche articolari e funzionali non vengono interpretate come eventi casuali, ma come conseguenza anticipabile delle risultanti di forza generate da:

  • riduzioni di lunghezza muscolare
  • prevalenze anatomiche
  • differenze strutturali del sistema

In questo senso, il fondamento teorico è universale e trasferibile: non deriva da una tecnica particolare, né da una sequenza operativa definita, ma dalle leggi fisiche che governano il comportamento dei tessuti e delle articolazioni.

È questo livello che permette di:

  • interpretare i dati osservabili
  • anticipare le direzioni di alterazione
  • costruire un processo diagnostico verificabile

L'applicazione clinica

La traduzione terapeutica del modello non può, per sua natura, essere standardizzata.

L'applicazione clinica richiede adattamento continuo alle risposte del paziente e agli effetti meccanici osservabili durante valutazione e trattamento.

Françoise Mézières stessa, nel corso della sua esperienza clinica, ha progressivamente modificato e perfezionato l'applicazione del metodo, adattandola all'osservazione clinica e ai risultati ottenuti, piuttosto che seguire sequenze procedurali fisse.

I docenti AIFiMM, che si sono formati direttamente con Mézières, trasmettono la formulazione più evoluta di questa applicazione clinica: una pratica orientata dal fondamento teorico, basata su criteri biomeccanici espliciti e su un processo diagnostico continuamente verificabile.

MODELLO INTERPRETATIVO (Universale) PRATICA CLINICA (Adattativa)
  • Leggi fisiche
  • Analisi vettoriale
  • Meccanica FR-FL
  • Dominanze anatomiche
  • Principi trasferibili
  • Valutazione individuale
  • Adattamento continuo
  • Risposta del paziente
  • Strategia sequenziale
  • Non protocollabile

corso Metodo Mezieres online: competenze sviluppate e obiettivi formativi

Il percorso formativo online sviluppa progressivamente le competenze necessarie per applicare il modello biomeccanico AIFiMM, conducendo dall'acquisizione dei fondamenti teorici alla capacità di gestire quadri clinici complessi.

Fondamenti e valutazione clinica

Al termine del corso avrai acquisito le competenze per:

  • Comprendere i fondamenti teorici del modello biomeccanico AIFiMM attraverso le videolezioni dedicate ai principi fisici e all'analisi vettoriale
  • Eseguire una valutazione clinica strutturata osservando nei video le procedure di valutazione statica e dinamica
  • Analizzare le alterazioni del rachide sul piano sagittale e comprendere l'approccio alle sintomatologie da compressione discale e da modificazione delle curve fisiologiche
  • Valutare e interpretare le alterazioni assiali dell'arto inferiore (varo, valgo, recurvato, rotazioni) attraverso l'analisi delle dimostrazioni cliniche

Questa prima fase costruisce il linguaggio biomeccanico comune: osservazione dei pattern, interpretazione vettoriale e comprensione delle strategie terapeutiche coerenti.

Integrazione clinica e quadri complessi

Il percorso prosegue sviluppando la capacità di:

  • Interpretare le alterazioni del rachide sul piano frontale e rotatorio, individuando i vettori muscolari coinvolti attraverso i casi clinici presentati
  • Analizzare le disfunzioni dell'arto superiore e comprenderne le correlazioni con alterazioni vertebrali, costali e ioidee
  • Valutare le correlazioni ATM-postura, distinguendo attraverso le dimostrazioni video tra problematiche di competenza fisioterapica e necessità di invio multidisciplinare
  • Costruire un ragionamento clinico avanzato, dalla valutazione iniziale alla definizione della strategia terapeutica
  • Affrontare le singole patologie secondo una logica causale piuttosto che sintomatica, comprendendo quando il sintomo è locale e quando rappresenta un'espressione sistemica

Al completamento del corso, il modello diventa pienamente operativo: non solo comprenderai cosa trattare, ma perché, quando e secondo quale sequenza logica.

Metodologia didattica

Le competenze vengono sviluppate attraverso:

  • Videolezioni teoriche con spiegazione dettagliata dei principi biomeccanici
  • Dimostrazioni pratiche su paziente con analisi vettoriale in tempo reale
  • Casi clinici commentati che mostrano il ragionamento diagnostico e le scelte terapeutiche
  • Supporto diretto dei docenti tramite chat dedicata per chiarimenti e approfondimenti

Il formato video consente di rivedere più volte le sequenze critiche, consolidando progressivamente la comprensione del modello biomeccanico sistemico.

🎥 Mézières Method – Full Online Course (FAD)

The quality of in-person training, wherever you are.

Please note: this course is in Italian. If you are an English-speaking professional, we recommend the dedicated course in English:
👉 Musculoskeletal Biomechanics: Diagnosis and Treatment

The Mézières Method FAD course faithfully reproduces the entire in-person training program, both in its theoretical content and clinical demonstrations.
It was filmed with a professional production crew to create an immersive and engaging experience—designed to make the viewer feel like an actual participant in the classroom.

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Cosa offre il corso Mézières online in modalità asincrona (FAD)

✓ Accesso completo ai contenuti fino al 31 dicembre, con possibilità di rivedere ogni modulo in qualsiasi momento
✓ 38 ore di videolezioni HD organizzate in 18 lezioni, più circa 6 ore di materiali PDF di approfondimento
✓ Dimostrazioni pratiche e casi clinici registrati che riproducono il programma teorico-pratico del corso in presenza
✓ Flessibilità totale di studio: puoi seguire il percorso in autonomia, integrandolo con l’attività lavorativa
✓ Supporto diretto dei docenti tramite chat dedicata per domande, chiarimenti e confronto clinico
✓ Iscrizione all’elenco operatori Mézières sul sito AIFiMM, in quanto percorso FAD conforme al modello biomeccanico sistemico AIFiMM (registro pubblico che garantisce trasparenza formativa e permette a pazienti e strutture sanitarie di verificare la preparazione specifica nel Metodo Mézières secondo il modello biomeccanico sistemico)

 

titolo ufficiale del corso accreditato Age.na.s.

METODO MEZIERES – BIOMECCANICA DISTRETTUALE E SISTEMICA – VALUTAZIONE E TRATTAMENTO PATOLOGIE MUSCOLO-SCHELETRICHE

 

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Carta Etico-Scientifica AIFiMM

La formazione AIFiMM si basa su principi di responsabilità clinica, trasparenza e rigore scientifico.
Il nostro modello biomeccanico analitico e sistemico del Metodo Mézières, è rivolto a professionisti sanitari e fondato su osservazione clinica verificabile, fisica dei sistemi complessi e analisi vettoriale muscolare.

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Il valore distintivo del corso Mezieres online AIFiMM

Dalle intuizioni empiriche alla razionalizzazione biomeccanica

Nel 1947 Françoise Mézières osservò comportamenti muscolari che contraddicevano l'anatomia e la fisiologia del suo tempo.

Quelle osservazioni, inizialmente basate sull'esperienza clinica diretta, hanno oggi una spiegazione scientifica attraverso la fisica dei sistemi complessi e l'analisi delle forze muscolari espresse in termini vettoriali.

Mauro Lastrico e Laura Manni, formati personalmente da Mézières a Parigi, hanno tradotto quelle intuizioni cliniche in un modello biomeccanico strutturato, capace di collegare l'analisi distrettuale con una lettura sistemica del corpo umano.

Il modello biomeccanico sviluppato da AIFiMM si articola su:

  • Lettura vettoriale delle forze muscolari che agiscono sul sistema scheletrico
  • Interpretazione delle risultanti di forza che determinano le alterazioni degli assi articolari
  • Relazioni misurabili e verificabili tra accorciamenti muscolari specifici e modifiche articolari ricorrenti (ginocchio valgo, omero anteriorizzato, rotazioni vertebrali, ecc.)

Questa strutturazione scientifica permette di preservare l'efficacia clinica del metodo originale, fornendo al contempo una base biomeccanica verificabile e trasmissibile attraverso i contenuti video del corso.

Perché Mézières rifiutava i termini "postura" e "globale"

Françoise Mézières rigettava esplicitamente queste etichette.

"Non si tratta 'globalmente'. È un'espressione vuota, una parola passe-partout per nascondere l'assenza di precisione. Si tratta ogni muscolo nella sua funzione meccanica precisa, nella sua linea di forza, nella sua azione sull'osso. Quanto a 'postura'... la postura non è un fine, è una conseguenza. Correggerla senza capire le forze che l'hanno prodotta è come ridipingere una casa che brucia."
— Françoise Mézières, Originalité de la Méthode Mézières

La postura rappresenta l'esito meccanico di forze agenti, non l'obiettivo terapeutico. Intervenire sulla configurazione esteriore senza comprendere i vettori che l'hanno generata significa trattare l'effetto invece della causa.

Per questo nei contenuti video AIFiMM si parla di:

  • Analisi vettoriale
  • Risultanti di forza
  • Equilibrio FR–FL (Forza Resistente / Forza Lavoro)

e non di "rieducazione posturale" o "lavoro globale".

Attraverso il linguaggio della biomeccanica contemporanea, il modello AIFiMM fornisce il fondamento scientifico a ciò che Mézières aveva compreso empiricamente.

I fondamenti biomeccanici del modello

Meccanica dell'accorciamento muscolare e disfunzione articolare

L'osservazione clinica documenta un processo ricorrente: anche in assenza di quadri patologici specifici, il tessuto muscolare tende a ridurre progressivamente la propria lunghezza, alterando nel tempo gli equilibri statici e dinamici articolari.

Nei contenuti video del corso, questo fenomeno viene mostrato direttamente attraverso l’osservazione del paziente, collegando la spiegazione teorica alle immagini cliniche reali.

Il modello AIFiMM spiega questo processo attraverso le leggi della meccanica dei materiali applicate ai tessuti biologici.

Il tessuto muscolare presenta due componenti con comportamenti meccanici distinti: le fibre contrattili hanno proprietà elastiche (ritornano alla lunghezza iniziale dopo la contrazione), mentre la matrice connettivale ha proprietà plastiche (mantiene la deformazione nel tempo in funzione dell'intensità e della durata della tensione applicata).

Non si tratta di patologia: è fisica applicata ai tessuti biologici.

Dal momento che il muscolo genera sempre forze compressive e lo scheletro risponde passivamente a queste sollecitazioni, le riduzioni di lunghezza muscolare rappresentano il fattore primario nelle alterazioni degli assi articolari.

Il formato video consente di visualizzare come queste forze agiscano sull’assetto articolare, rendendo immediato il collegamento tra principio fisico e conseguenza clinica.

Su questi principi si costruisce il modello FR–FL (Forza Resistente – Forza Lavoro), nucleo centrale dell'approccio biomeccanico AIFiMM: un muscolo con lunghezza ridotta è contemporaneamente eccessivo dal punto di vista statico (FR elevata, che modifica gli allineamenti) e insufficiente dal punto di vista dinamico (FL ridotta, con conseguente aumento dei compensi).

FR e FL sono inversamente correlate: quando la prima aumenta, la seconda diminuisce proporzionalmente.

Nei video dedicati al modello FR–FL, i docenti mostrano come questa relazione emerga concretamente durante la valutazione e il trattamento.

Questo fenomeno controintuitivo chiarisce perché gli esercizi di rinforzo, applicati a muscoli strutturalmente accorciati, spesso non risolvono il quadro clinico e possono anzi aggravarlo.

Il recupero funzionale richiede la riduzione della FR per permettere il ripristino dell'efficienza meccanica.

La possibilità di rivedere più volte le sequenze video consente di assimilare questo passaggio chiave del ragionamento clinico secondo i propri tempi di apprendimento.

Questi principi fisici costituiscono la base del ragionamento clinico AIFiMM sviluppato nei contenuti video del corso.

Nelle dimostrazioni video vedrai come i docenti identificano un muscolo accorciato: non cercano solo “tensione”, ma la presenza simultanea di due disfunzioni — un tessuto che limita l'articolazione (FR elevata) e che al contempo non riesce a sviluppare efficienza dinamica (FL ridotta).

L'analogia del freno a mano chiarisce il meccanismo: più il freno è tirato, più energia serve per muovere l'auto, ma quella forza non produce avanzamento — contrasta il blocco.

Osservare questa dinamica nei casi clinici commentati permette di comprendere il modello non come un concetto astratto, ma come uno strumento operativo di lettura del paziente.

Questo spiega perché chiedere al paziente di “rinforzare” il distretto spesso peggiora il sintomo: si aumenta la potenza senza rimuovere il freno.

Quando questa relazione viene compresa osservando direttamente le valutazioni nei video, il ragionamento clinico cambia in modo stabile, non solo teorico.

Quando comprendi questa dinamica osservando le valutazioni nei video, il ragionamento clinico si modifica radicalmente.

Analisi vettoriale e capacità predittiva del modello

Analisi vettoriale e capacità predittiva del modello

Pattern ricorrenti e direzioni prevedibili delle alterazioni articolari

Dopo aver chiarito la meccanica dell'accorciamento muscolare, il modello AIFiMM procede al livello successivo: interpretare perché le modifiche articolari non compaiono in modo casuale, ma si manifestano lungo traiettorie ricorrenti e statisticamente anticipabili.

Nei contenuti video del corso, questo passaggio viene reso evidente osservando come le stesse alterazioni emergano in pazienti diversi secondo schemi ricorrenti.

Questo è reso possibile dall'analisi vettoriale applicata alle forze muscolari.

La distribuzione muscolare attorno alle articolazioni non è simmetrica.

Per ciascun sistema agonista–antagonista esistono differenze anatomiche strutturali — nel numero di muscoli, nella lunghezza dei bracci di leva e nell'angolo di applicazione delle forze — che generano prevalenze direzionali delle forze, indipendenti dall'attività fisica o dal controllo volontario del soggetto.

Nelle videolezioni, queste prevalenze vengono riconosciute direttamente sul corpo del paziente, collegando l’anatomia funzionale alle risultanti di forza osservabili.

Quando la FR (Forza Resistente) aumenta, queste prevalenze direzionali si manifestano per prime, determinando la progressiva perdita della sequenza articolare fisiologica.

Non si tratta di adattamenti casuali, ma della conseguenza anticipabile dell'applicazione delle leggi fisiche alla struttura anatomica.

Il formato video consente di seguire questo processo passo dopo passo, osservando come la perdita di sequenza emerga già in condizioni statiche.

Questo spiega perché determinati quadri clinici si presentano con elevata frequenza. Alcuni esempi:

  • Articolazione scapolo-omerale: tendenza all'intrarotazione e anteriorizzazione dell'omero
  • Scapole: tendenza all'adduzione con riduzione della cifosi dorsale fisiologica
  • Piede: tendenza alla supinazione e al cavismo, frequentemente compensati prossimalmente

Nelle valutazioni video osserverai che questi assetti sono già evidenti in statica, prima ancora che il paziente esegua qualsiasi movimento. L'omero non "si intraruota" durante l'azione — è già intraruotato.
Come una fessura in un muro che segue le linee di minore resistenza strutturale.
La prevalenza anatomica è già operativa in condizione statica, e il movimento la rende più evidente.
Per questo vedrai nei video come la valutazione parta dall'osservazione statica: fornisce già indicazioni precise su dove concentrare l'analisi.

Il processo di ragionamento clinico si inverte: invece di partire dall'osservazione per cercare una spiegazione successiva, si parte dalla conoscenza delle prevalenze anatomiche per anticipare le alterazioni, verificarle nella valutazione e identificare rapidamente i vettori muscolari coinvolti.

Nei contenuti video questo cambio di prospettiva è particolarmente evidente, perché il ragionamento viene mostrato in tempo reale durante la valutazione del paziente.

Questa capacità predittiva trova riscontro anche in ambito neurologico: quando il controllo inibitorio centrale viene meno, come nell'emiparesi spastica, le medesime prevalenze anatomiche si esprimono in forma amplificata. Cause differenti, medesima realtà strutturale.

La connessione con il modello FR–FL è immediata: all'aumentare della Forza Resistente, i vettori sottodominanti perdono la capacità di compensazione e l'articolazione devia secondo le direzioni anatomicamente prevalenti.

Le dimostrazioni video permettono di osservare direttamente questa perdita di compensazione, chiarendo il legame tra teoria vettoriale e comportamento clinico reale.

Su questa base, l'analisi vettoriale diventa uno strumento clinico operativo: consente di orientare fin da subito la valutazione, ridurre l'incertezza interpretativa e agire sui vettori responsabili.

Il formato asincrono consente di rivedere più volte questi passaggi decisionali, consolidando il ragionamento clinico predittivo.

Il modello biomeccanico AIFiMM integra osservazione e capacità predittiva: dalla conoscenza delle prevalenze anatomiche è possibile anticipare quali modifiche si manifesteranno.

I principi fisici e l'analisi vettoriale presentati sono sviluppati in dettaglio nel mini e-book AIFiMM scaricabile

Origine multifattoriale dell'accorciamento muscolare

Integrazione tra regolazione neurofisiologica e adattamento biomeccanico

Nell'approccio AIFiMM, la riduzione di lunghezza muscolare non viene interpretata come un fenomeno isolato o inspiegabile, ma come l'esito conclusivo di processi di modulazione del tono che interessano sistemi multipli.

Qualunque sia l'innesco iniziale, il tessuto muscolare costituisce sempre l'effettore terminale — il mezzo attraverso cui l'organismo attua le proprie strategie adattative. Il modello identifica quindi diversi livelli di regolazione.

Livello neurofisiologico: il tono basale è controllato da circuiti di integrazione tra afferenze sensoriali e risposte motorie.

Il sistema nervoso impiega l'aumento di tono come meccanismo di difesa, attraverso riflessi antalgici che possono attivarsi dopo l'insorgenza del dolore (risposta "a posteriori") o anticiparlo (strategia "a priori").

Quando queste attivazioni si protraggono, coinvolgono la matrice connettivale e si consolidano in riduzioni strutturali: questo livello rientra pienamente nella competenza fisioterapica, poiché si manifesta attraverso modifiche del sistema muscolo-scheletrico.

Livello biomeccanico: l'incremento di tono costituisce una risposta compensatoria a variazioni dei carichi, delle geometrie articolari o della distribuzione dei baricentri.

Il sistema preserva l'equilibrio a costo di innescare un circolo auto-amplificante: modificazione meccanica → incremento di tono → riduzione di lunghezza → ulteriore modificazione.

Gli effetti includono aumento della FR, diminuzione della FL, perdita di efficienza e irrigidimento progressivo: anche questo ambito è di pertinenza fisioterapica diretta, poiché genera alterazioni articolari osservabili e trattabili.

Livello psico-somatico: esiste documentazione scientifica su come stati emotivi persistenti possano modulare il tono muscolare attraverso vie neurovegetative e circuiti centrali, fino a determinare quadri ortopedici strutturati.

Indipendentemente dal livello di partenza, il fattore comune rimane costante: l'organismo utilizza il tessuto muscolare come elemento esecutivo finale.

Quadri clinici con origini differenti possono quindi confluire verso accorciamenti e schemi compensatori sovrapponibili.

I casi clinici analizzati nei video del corso online mostrano come il tessuto muscolare accorciato rappresenti spesso "l'esito finale" di percorsi eziologici distinti.
Un paziente con lombalgia cronica può presentare riduzioni strutturali originate da alterazioni biomeccaniche del carico; un altro dalle strategie di protezione antalgica mantenute per anni dopo un trauma; un terzo da compensi a distanza — un vecchio problema podalico mai risolto che ha modificato l'assetto degli appoggi.
L'assetto finale osservato — lordosi accentuata, antiversione pelvica, psoas accorciato — può apparire sovrapponibile.
Vedrai nelle valutazioni video come l'analisi non si limiti a registrare "cosa è visibile", ma ricerchi quale livello mantiene attivo il processo, per evitare di intervenire esclusivamente sull'esito terminale.

Il compito del modello AIFiMM non consiste nello spiegare ogni possibile origine, ma nell'analizzare con precisione gli aspetti di competenza biomeccanica, distinguendo tra causa primaria, risposta muscolare adattativa e conseguenze articolari.

Su questa base viene introdotta l'interpretazione del sistema muscolo-scheletrico come sistema complesso.

Interpretazione sistemica del corpo umano

Dall'analisi locale all'approccio sistemico: fondamento del ragionamento clinico

Nel 1947 Françoise Mézières enunciò quella che definì la sua scoperta fondamentale: i numerosi muscoli dorsali si comportano come un solo muscolo, troppo forte e troppo corto.

Quella che all'epoca rappresentava un'osservazione empirica basata sull'esperienza clinica riceve oggi conferma scientifica dalla teoria dei sistemi complessi, che descrive il comportamento di insiemi costituiti da molti elementi interdipendenti e interagenti.

L'apparato muscolo-scheletrico umano costituisce, a ogni livello, un sistema complesso.

Questo implica che nessuna regione opera in modo autonomo e che qualsiasi intervento distrettuale genera necessariamente risposte adattative a livello sistemico.

Dal punto di vista storico, l'introduzione del concetto di catena muscolare ha segnato il primo passo oltre la lettura segmentaria.

L'approccio biomeccanico AIFiMM interpreta il funzionamento delle catene muscolari attraverso leggi fisiche verificabili, integrando struttura anatomica e dinamica funzionale in un modello sistemico.

All'interno di un sistema complesso, la manifestazione sintomatica non corrisponde obbligatoriamente alla localizzazione della disfunzione primaria.

Un sintomo distrettuale può rappresentare la manifestazione di un assetto sistemico modificato, e gli interventi circoscritti possono rivelarsi non solo privi di efficacia, ma biomeccanicamente dannosi.

Questo spiega perché istruzioni del tipo "mantieni la schiena dritta" o numerose auto-correzioni volontarie si rivelino frequentemente inefficaci: incrementano il tono complessivo e la FR, deteriorando l'efficienza energetica del sistema.

Una caratteristica ulteriore dei sistemi complessi consiste nella comparsa di proprietà emergenti.

Quando determinati muscoli diventano inefficienti a causa di riduzioni eccessive, il sistema non si arresta: li esclude dal movimento, attiva catene sinergiche alternative e sviluppa schemi sostitutivi.

Nei video di analisi dinamica questo fenomeno è evidente: quando viene richiesto di elevare l'arto superiore, si osserva la scapola muoversi anticipatamente rispetto all'omero, oppure il bacino spostarsi quando dovrebbe attivarsi esclusivamente l'arto inferiore.
Non si tratta di esecuzione "scorretta" — è l'unica strategia disponibile al sistema per completare il compito richiesto quando i muscoli che dovrebbero eseguirlo primariamente sono eccessivamente accorciati.
È come selezionare un percorso tortuoso alternativo quando la via diretta principale è bloccata: il risultato viene raggiunto, ma a costo di dispendio energetico e usura meccanica molto superiori.

Questo chiarisce perché il rinforzo isolato dei muscoli sottodominanti non risolva la disfunzione e perché alcuni muscoli monoarticolari vengano sistematicamente bypassati dal movimento.

Nell'interpretazione AIFiMM, un sistema opera con efficienza quando funziona ai margini del caos, in una condizione dove la FL prevale sulla FR.

Quando invece la FR aumenta, il sistema perde flessibilità, il costo energetico aumenta e la sequenza articolare fisiologica viene compromessa.

Un sistema efficiente si muove con fluidità, senza apparente dispendio, con transizioni continue tra un segmento e l'altro.
Quando la FR aumenta, il movimento diventa frammentato, "a scatti", con interruzioni e compensi evidenti.
Nei video vedrai pazienti che riferiscono "faccio fatica a compiere azioni semplici" — non per insufficienza muscolare, ma perché ogni gesto richiede un dispendio energetico triplicato.
È come spingere un carrello della spesa con le ruote bloccate: si applica forza elevata ma l'avanzamento è minimo, e la fatica sopraggiunge rapidamente.

Per questi motivi, il Metodo Mézières non può essere semplificato a una tecnica distrettuale né interpretato come una sequenza di correzioni segmentarie.

L'interpretazione sistemica non costituisce un'aggiunta teorica opzionale, ma la condizione indispensabile per sviluppare un ragionamento clinico coerente, distinguere tra causa primaria ed effetto secondario, e selezionare strategie terapeutiche realmente efficaci.

Su questa base il modello AIFiMM procede dall'analisi biomeccanica al ragionamento clinico applicato.

Dal sintomo al ragionamento causale

Differenziazione tra disfunzione locale e organizzazione adattativa sistemica

Nel dolore muscolo-scheletrico, la manifestazione sintomatica costituisce sempre un dato clinico significativo, ma non corrisponde automaticamente alla sorgente della disfunzione.

In alcuni casi la sofferenza ha effettivamente origine distrettuale; in altri, l'articolazione che manifesta il sintomo rappresenta l'esito di un assetto adattativo che interessa più regioni.

L'approccio AIFiMM non presuppone mai che il dolore sia "di origine sistemica" o "riferito". Al contrario, il processo diagnostico si fonda precisamente sulla necessità di distinguere tra sofferenza primaria locale e manifestazione secondaria, evitando interpretazioni approssimative o spiegazioni non verificabili.

Il tono muscolare rilevabile clinicamente costituisce il risultato di processi di regolazione neurofisiologica e biomeccanica finalizzati a garantire stabilità articolare e continuità funzionale.

Quando queste strategie compensatorie si protraggono, possono coinvolgere la matrice connettivale muscolare, consolidarsi in riduzioni strutturali e alterare la sequenza articolare fisiologica.

La manifestazione sintomatica compare frequentemente quando i margini di compensazione del sistema si esauriscono.

Nel modello AIFiMM, il processo diagnostico integra:

  • Valutazione della statica e della dinamica
  • Analisi delle prevalenze vettoriali
  • Procedure di differenziazione specifiche

con l'obiettivo di determinare se la regione sintomatica rappresenti la causa primaria della disfunzione oppure la sede di espressione di un assetto adattativo più esteso.

Questa distinzione è determinante perché orienta direttamente la strategia d'intervento.

Quando la disfunzione è primariamente locale, l'intervento sul distretto sintomatico può produrre risultati stabili.

Quando invece la manifestazione è secondaria, trattare esclusivamente la sede del sintomo genera miglioramenti temporanei, non destinati a mantenersi.

L'analogia con la spia del cruscotto dell'auto chiarisce il meccanismo: può trattarsi del sensore difettoso (problema locale — sostituisci il sensore e risolvi) oppure del motore in surriscaldamento (problema sistemico — la spia è solo il segnale).
Nel primo caso, intervenire dove compare il sintomo produce miglioramento stabile.
Nel secondo, una sintomatologia alla spalla può attenuarsi temporaneamente, ma se la causa risiede in un blocco pelvico che impone compensi alla colonna, la spalla manifesterà nuovamente dolore finché non viene rimossa la disfunzione primaria.
Nei video del corso vedrai come vengono applicati i test di differenziazione: non per "dimostrare" che il dolore è riferito, ma per evitare di trattare ripetutamente il sintomo senza modificare i vettori di forza che lo rigenerano.

Un elemento critico del ragionamento diagnostico consiste nella distinzione tra riduzioni muscolari primarie e secondarie.

Nelle prime, il sistema muscolare costituisce l'origine dell'alterazione articolare e il riequilibrio vettoriale può produrre risultati stabili ed efficaci.

Nelle seconde, il muscolo rappresenta una risposta adattativa a una disfunzione proveniente da altri apparati e richiede un approccio multidisciplinare per evitare recidive.

Questo spiega perché alcuni miglioramenti si mantengono e altri no.

Non dipende dal fatto che l'intervento "funzioni o non funzioni", ma dal fatto che i vettori di forza responsabili dell'alterazione siano stati, o meno, correttamente identificati e modificati.

Nell'approccio AIFiMM, il sintomo può avere origine locale o sistemica: ciò che determina l'efficacia non è l'interpretazione preconcetta, ma la capacità di differenziarli attraverso un'analisi biomeccanica rigorosa.

Dall'analisi biomeccanica alla strategia d'intervento

Come i principi fisici orientano le scelte terapeutiche

Nell'approccio AIFiMM, i principi fisici non determinano protocolli standardizzati, ma forniscono criteri di orientamento clinico.

L'obiettivo dell'intervento non consiste nel correggere un assetto posturale o normalizzare un'apparenza esteriore, ma nel modificare i vettori di forza che mantengono il sistema in condizione di inefficienza meccanica, riducendo la FR (Forza Resistente) e ripristinando la FL (Forza Lavoro) effettivamente disponibile.

Questo richiede una distinzione fondamentale: le due componenti del tessuto muscolare — contrattile e connettivale — rispondono a stimoli differenti e non possono essere trattate con modalità identiche.

Il movimento spontaneo, pur essendo indispensabile per la funzione, non è sufficiente a recuperare lunghezza in un sistema muscolare strutturalmente accorciato: rispetta invariabilmente i limiti già consolidati e i confini che il sistema nervoso ha definito come sicuri.

È come quando provi a toccarti le punte dei piedi: arrivi fino a dove il corpo ti "permette" di andare, anche se spingi.
Quel limite non è strutturale — è il punto dove il sistema nervoso dice "stop, più in là è pericoloso".
Il movimento spontaneo rispetta sempre questo confine di sicurezza.
Il tessuto connettivale accorciato sta oltre quel confine: per raggiungerlo serve un lavoro guidato.
Nelle dimostrazioni video vedrai come il terapeuta porta il paziente gradualmente oltre il limite abituale, in condizioni controllate e sicure.

Quando la riduzione coinvolge la matrice connettivale, il recupero di lunghezza richiede un intervento terapeutico guidato, capace di portare il tessuto oltre i limiti di compensazione spontanea.

Il modello AIFiMM chiarisce perché tecniche differenti producono risultati differenti.

Agire esclusivamente sul tono muscolare, eseguire mobilizzazioni o allungamenti passivi può risultare efficace sulla componente contrattile, ma si dimostra insufficiente sul substrato connettivale responsabile della riduzione residua.

Da qui l'utilizzo di contrazioni isometriche eseguite in condizione di massimo allungamento fisiologico o relativo, integrate in una strategia coerente e continuamente adattata alle risposte del sistema.

Nell'approccio AIFiMM, la tecnica non viene mai applicata in modo automatico.

La medesima manovra può generare effetti opposti in funzione del contesto meccanico: se eseguita al di sotto della soglia corretta, può incrementare ulteriormente la FR. Per questo la precisione del posizionamento, l'interpretazione delle prevalenze vettoriali e l'osservazione continua della risposta del paziente risultano clinicamente determinanti.

L'intervento efficace risponde sempre a una doppia logica:

da un lato, risolvere il conflitto meccanico specifico che genera il sintomo; dall'altro, evitare che la correzione distrettuale produca un incremento globale delle tensioni.

Un intervento che migliora il distretto ma irrigidisce il sistema complessivo è destinato all'inefficacia; al contrario, un lavoro esclusivamente "sistemico" che non affronta il conflitto reale può migliorare la percezione generale senza risolvere la disfunzione.

Vedrai nei video pazienti che al termine della seduta appaiono più "sciolti", respirano con maggiore ampiezza, riferiscono sensazione di libertà — ma quando viene richiesto di ripetere il movimento che generava dolore, il conflitto meccanico è ancora presente.
È come allentare tutte le viti di una macchina tranne quella bloccata: tutto sembra più morbido, ma il pezzo non si muove.
Serve identificare dove la tensione si concentra realmente — la spalla che non abduce, il bacino che non ruota, il ginocchio che non si estende — e intervenire lì con precisione, senza irrigidire il resto del sistema.

Ogni assetto osservabile, anche quando appare disfunzionale, rappresenta la migliore strategia adattativa che il sistema ha elaborato in quel momento.

Il miglioramento non si definisce attraverso la simmetrizzazione visiva, ma attraverso la riduzione della tensione complessiva, l'incremento dello spazio sistemico e il recupero dell'efficienza funzionale.

I criteri di efficacia dell'intervento non si limitano alla riduzione immediata del sintomo.

Al termine della seduta devono essere presenti simultaneamente un miglioramento distrettuale, una riduzione globale della tensione e una maggiore capacità di adattamento del sistema, senza comparsa di nuove strategie compensatorie.

In assenza anche di uno solo di questi elementi, il risultato tende a essere temporaneo.

Nei video osserverai come viene verificato il risultato: non solo "il dolore è diminuito?", ma anche "come si muove ora?" e "dove si è trasferita la tensione?".
Se la spalla si è sbloccata ma il paziente ora mantiene il collo rigido, il problema si è spostato.
Se sta meglio ma il movimento rimane frammentato, il sintomo si è ridotto ma non l'inefficienza.
Quando i tre criteri sono presenti insieme — sintomo ridotto, movimento fluido, sistema più elastico — il miglioramento ha probabilità elevate di mantenersi.
Quando anche uno solo manca, il risultato rischia di essere transitorio.

Per questo il Metodo Mézières secondo AIFiMM non prevede sequenze standardizzate, ma una strategia clinica adattativa.

La priorità dell'intervento varia in funzione delle prevalenze presenti e della risposta del sistema: talvolta risulta necessario operare prima sugli aspetti sistemici, altre volte affrontare direttamente il conflitto distrettuale, sempre evitando di generare rigidità complessiva.

Nell'applicazione clinica, questo approccio si dimostra particolarmente efficace nei quadri cronici, recidivanti o resistenti, quando le manifestazioni si ripresentano nonostante i trattamenti precedenti, spesso perché i vettori di forza che le rigenerano non sono stati identificati e modificati.

L'intervento è sempre individuale, attivo e guidato.

Richiede tempo, ascolto e osservazione, perché il compito del fisioterapista non consiste solo nell'intervenire, ma nel comprendere e spiegare.

L'analisi vettoriale diventa così uno strumento clinico e comunicativo: consente di costruire un ragionamento verificabile e di rendere il paziente parte attiva del processo terapeutico.

Questa comprensione condivisa costituisce uno dei fattori principali che spiegano la stabilità dei risultati nel tempo.

Nell'approccio AIFiMM, la tecnica è sempre subordinata al ragionamento clinico, il sintomo costituisce un'informazione diagnostica e l'efficacia del miglioramento si misura attraverso la sua stabilità nel tempo.

È in questo equilibrio tra rigore biomeccanico e dimensione umana della relazione terapeutica che il Metodo Mézières trova la sua piena espressione clinica — ed è su questo equilibrio che si fonda il corso online AIFiMM.


Approfondimento teorico

I fondamenti fisici e clinici del modello biomeccanico sistemico AIFiMM sono raccolti in un mini e-book dedicato, che sviluppa in modo organico i concetti di accorciamento muscolare, analisi vettoriale e strategia clinica.

Rigore scientifico e continuità della conoscenza

Ipotesi verificabili, non certezze assolute

Il modello biomeccanico che sviluppiamo non pretende di rappresentare "la verità definitiva sul corpo umano".

Costituisce l'ipotesi più rigorosa che siamo riusciti a elaborare in quattro decenni di esperienza clinica e teorica, costruita sulle conoscenze attuali di fisica, fisiologia e biomeccanica, e sulle osservazioni cliniche che Françoise Mézières ci ha trasmesso.

Siamo consapevoli che le conoscenze odierne saranno integrate e superate. Per questo ci collochiamo esplicitamente in una continuità storica: Mézières ha sistematizzato le osservazioni cliniche del suo tempo traducendole in intuizioni innovative. Noi abbiamo formalizzato quelle intuizioni attraverso un linguaggio fisico-matematico verificabile. Altri, in futuro, raffineranno, correggeranno, amplieranno.

Se le conoscenze attuali fossero complete e definitive, non esisterebbero approcci diversi.

L'esistenza di modelli interpretativi differenti non implica che alcuni detengano la verità e altri siano in errore — indica che stiamo ancora esplorando un sistema di elevata complessità con strumenti necessariamente limitati.

Per questo motivo, nel corso non ci presentiamo come portatori di verità incontrovertibili.

Incoraggiamo i partecipanti a sottoporre a verifica ciò che trasmettiamo, a confrontarlo con la loro esperienza clinica, a integrarlo con altre conoscenze, a mantenere uno spirito critico quando emergono incongruenze.

Il rigore scientifico non consiste nel difendere un modello indipendentemente dalle evidenze — consiste nel formulare ipotesi verificabili, sottoporle a test, raffinarle progressivamente, e riconoscere che saranno inevitabilmente superate.

Il nostro ruolo non è trasmettere un sistema dottrinale, ma contribuire a preparare le basi per coloro che proseguiranno la ricerca.

Su questa prospettiva si fonda il corso online AIFiMM e il senso di responsabilità che sentiamo verso i partecipanti.

Tecnica semplice, ragionamento avanzato: la vera complessità del Metodo

Il Metodo Mézières, reinterpretato nel modello biomeccanico sistemico AIFiMM, non deve la sua complessità alla manualità.
La tecnica è accessibile, sicura e facilmente apprendibile da qualsiasi fisioterapista qualificato.
La difficoltà reale risiede nella logica clinica che guida la valutazione e il trattamento.

In altre parole:
non è difficile eseguire la tecnica — è difficile capire cosa, quando e perché trattare.


Cosa rende il metodo realmente impegnativo

1. Analisi dei vettori muscolari dominanti
Distinguere quali linee di forza influenzano l’allineamento articolare richiede un’interpretazione precisa della biomeccanica, non una semplice osservazione posturale.

2. Distinzione tra cause primarie e compensi secondari
Il sintomo può essere locale, riferito o parte di una catena di adattamenti: individuare la sorgente meccanica è una competenza avanzata.

3. Comprensione degli effetti sistemici degli accorciamenti
Alterazioni anche minime (1–2%) del tessuto connettivo modificano la geometria articolare e la distribuzione delle forze.
Riconoscerle richiede ragionamento, non forza manuale.

4. Previsione delle modifiche assiali attraverso l’analisi vettoriale
Il metodo non si basa su “protocolli”, ma sulla capacità di prevedere come i vettori muscolari influenzeranno un’articolazione o un distretto a distanza.

5. Scelta del punto di ingresso e sequenza terapeutica
Una correzione locale può migliorare o peggiorare il quadro generale.
Il terapeuta deve sapere dove intervenire per primo e cosa evitare.


Una tecnica semplice, un modello complesso

Molti fisioterapisti che seguono il corso riferiscono la stessa esperienza:

“La tecnica si impara subito.
La parte più impegnativa è cambiare il modo di ragionare.”

Il valore del metodo non sta nel gesto tecnico, ma nella capacità di:

  • interpretare il sistema muscolo-scheletrico come una rete di vettori,

  • comprendere la dinamica tra Forza Resistente e Forza Lavoro,

  • leggere il sintomo attraverso una logica sistemica,

  • impostare un trattamento che abbia coerenza locale e sistemica.


In sintesi

Il metodo è facile da applicare ma richiede maturità clinica.
L’apprendimento non riguarda la manualità, ma la comprensione della biomeccanica dei sistemi complessi.



“Capire i vettori significa capire dove intervenire — e in quale sequenza.”

— Mauro Lastrico, PT

Struttura del corso online

✓ 38 ore di videolezioni (18 video)

✓ Modalità asincrona: accesso illimitato fino al 31 dicembre

✓ Dimostrazioni pratiche su paziente con analisi biomeccanica dettagliata

✓ Chat dedicata con Mauro Lastrico e Laura Manni per supporto continuativo

✓ Materiali PDF scaricabili per ogni modulo

I docenti sono disponibili per chiarimenti, dubbi clinici e approfondimenti durante tutto il percorso.

DOCENTI corso MEZIERES online AIFiMM: Mauro Lastrico – Laura Manni

I docenti: Mauro Lastrico e Laura Manni
Fisioterapisti, formati direttamente con Françoise Mézières (Parigi, 1988–1990)

Mauro Lastrico
"Tornato da Parigi avevo tra le mani un metodo potente, ma non ancora chiaro. Mézières era un genio — ma parlava per aforismi e metafore, senza dare troppe spiegazioni. Ho coinvolto un fisico e un ingegnere, e insieme abbiamo analizzato ogni sua affermazione alla luce delle leggi fisico-matematiche. Se posso riconoscermi un merito, è questo: aver contribuito a far uscire il metodo dall’alone di empirismo che l’aveva caratterizzato, dandogli il sostegno scientifico che meritava..."

Laura Manni
"Quando seppi di poter studiare con Françoise Mézières, per me fu la realizzazione di un sogno. In quegli anni lavoravo in ospedale con pazienti complessi — motori, respiratori, cardiologici — e cercavo qualcosa di più. Arrivai in Francia, al cospetto di una personalità geniale. Poi incontrai Mauro, e scoprimmo di aver intrapreso percorsi paralleli. Da lì è nato il nostro strumento di lavoro esclusivo: un metodo che unisce l’efficacia clinica alla comprensione profonda di ciò che accade nel corpo..."

I contenuti video del corso sono curati direttamente da Mauro e Laura, che garantiscono la stessa qualità didattica e coerenza metodologica del percorso in presenza, con oltre 25 anni di esperienza nella formazione Mézières secondo il modello biomeccanico sistemico AIFiMM.

📚 What you will learn: course content and objectives

A complete pathway to interpret and treat the body as an interdependent muscular system.

The FAD course is divided into two progressive modules, matching the structure of the in-person training:

  • Basic Module – Theoretical foundations, biomechanics of muscular chains, static observation

  • Advanced Module – Dynamic analysis, clinical reading of adaptive patterns, complex cases

Through video lectures, practical demonstrations, and supplementary materials, you will develop:

  • A solid theoretical foundation on how myofascial units behave when shortened

  • Tools to analyze joint misalignments and vertebral compression using vector-based logic

  • Criteria to distinguish between primary and secondary muscular shortenings (of non-muscular origin)

  • Skills to identify dynamic patterns, emerging abilities, and muscular substitutions

  • Clinical use of isometric contractions in maximal physiological or relative elongation

  • Observational and proprioceptive sensitivity to guide the system toward more efficient function

In summary:

You will learn to build personalized therapeutic strategies, based on a morphological reading of the body and the analysis of the forces that shape its structure over time.
A rigorous, analytical, and scientifically grounded approach, immediately applicable in your clinical practice.

 

🎥 Watch a real course excerpt

We invite you to watch the full video of Lesson 5, focused on supine positioning – sagittal plane, with a duration of over two hours.

➡ This is a concrete example of the teaching quality, didactic method, and level of clinical detail you’ll find throughout the entire training.

Click the video to watch.

📄 Evaluation and certification

Formal recognition for real clinical competence.

At the end of the course, you will take a multiple-choice test, designed to assess your understanding of the key concepts and your ability to apply the method clinically.

✅ Upon passing the test, you will receive:

📜 Official AIFiMM Certificate, certifying your skills in the clinical application of the Mézières Method
🌍 Recognition valid throughout the European Union, for clinical and rehabilitative practice
🗂 Access to the official Mézières Therapist Registry, published online as a professional visibility and recognition tool

➡ The certificate is issued in digital format and can be included in your professional CV or used for public competitions.

💶 Fees, discounts, and enrollment

High-level training, accessible and immediately available.

💰 Course fee: €500 + VAT
🎯 30% discount (€350 + VAT) for those who have already completed the in-person course
📅 Access available until December 31, 2025

♻️ If you are unable to complete the course by the deadline, you are entitled to free access to the 2026 edition.

🔓 Immediate activation after registration

📝 Online registration directly from this page
📩 For support: info@aifimm.it

All learning materials are included
📘 Mézières theoretical manual, original Mézières text, downloadable PDFs
🎥 Unlimited access to video lessons
💬 Instructor support and clinical discussion group

Validazione scientifica del Metodo Mézières

Efficacia clinica, evidenze disponibili e limiti metodologici della ricerca

Gli studi disponibili

Il Metodo Mézières ha ottenuto validazione scientifica attraverso ricerche condotte in centri universitari europei e pubblicate su banche dati internazionali peer-reviewed.

Caratteristiche metodologiche:

  • Disegno sperimentale: RCT in doppio cieco, gruppi paralleli
  • Misure di outcome primarie: VAS, Roland-Morris, Berg Balance Scale
  • Durata degli interventi: 5-24 settimane
  • Risultati: Efficacia statisticamente significativa superiore agli approcci standard (p<0.001)

🔍 Consulta le pubblicazioni su PubMed

Le ricerche documentano efficacia superiore agli approcci convenzionali per lombalgia cronica, deviazioni degli assi scheletrici e disfunzioni muscolo-scheletriche resistenti.

Perché le evidenze sono quantitativamente limitate (e perché questa limitazione è metodologicamente comprensibile)

Il Metodo Mézières possiede una caratteristica intrinseca che limita la ricerca su ampia scala: l'impossibilità di protocollarizzazione.

Ciascun intervento richiede:

  • Valutazione biomeccanica personalizzata
  • Modificazione continua della strategia in base alle risposte individuali
  • Sessioni individuali prolungate (60 minuti)
  • Operatori con formazione specialistica avanzata

Questa personalizzazione costituisce il nucleo dell'efficacia clinica, ma impedisce la standardizzazione richiesta dagli RCT su grandi campioni, che necessitano di protocolli rigidi replicabili da operatori differenti.

Le ricerche disponibili provengono da centri specializzati dove l'intero team possiede formazione uniforme. Non da grandi strutture ospedaliere generaliste, dove il Metodo Mézières è raramente implementato per vincoli organizzativi:

  • Il sistema sanitario pubblico privilegia metodiche veloci, standardizzabili, ad alta rotazione
  • L'investimento formativo richiesto (112 ore + supervisione pratica) non è compatibile con i budget attuali destinati alla formazione ECM
  • Le sessioni prolungate e la cadenza settimanale non sono sostenibili nei modelli organizzativi standard

Nei contesti dove il Metodo è stato implementato sistematicamente (ASL che hanno formato l'intero personale), i risultati includevano azzeramento delle liste d'attesa mantenendo efficacia clinica elevata.

Tale modello organizzativo è oggi quasi scomparso.

Il modello AIFiMM: rigore biomeccanico e coerenza clinica

L'approccio AIFiMM si costruisce su due pilastri integrati:

1. Mechanistic reasoning (ragionamento meccanicistico)

Processo diagnostico fondato su:

  • Meccanica vettoriale del sistema muscolare
  • Comportamento elastico e plastico delle componenti contrattile e connettivale
  • Relazioni dimostrabili tra riduzione di lunghezza, FR-FL e conflitti articolari
  • Fisiologia dei sistemi complessi

2. Evidence-informed practice (pratica informata dalle evidenze)

Utilizzo critico delle evidenze disponibili, integrate con:

  • Osservazione clinica verificabile
  • Outcome misurabili nel tempo
  • Coerenza tra vettori di forza agenti e modifiche assiali rilevate

Ogni intervento viene valutato non esclusivamente sull'efficacia immediata, ma sulla stabilità dei risultati nel tempo.

Questo approccio riconosce che l'efficacia di un metodo non deriva esclusivamente dal numero di RCT pubblicati, ma dalla coerenza tra principi fisici, meccanismi biologici e risultati clinici osservabili.

Efficacia clinica: i dati AIFiMM

Valutazioni ufficiali ECM (5.000+ schede, Ministero della Salute):

  • Rilevanza clinica: 73% eccellente
  • Utilità formativa: 78% molto utile
  • Didattica pratica: 77% eccellente

Articoli AIFiMM pubblicati dal CPD Certification Service (UK):

  • Muscle Shortening and Joint Dysfunction – Physical and Clinical Mechanisms
  • Body Equilibrium – A Physical-Clinical Interpretation of Human Upright Stability

Certificazione CPD UK conseguita dopo valutazione autonoma dei contenuti da parte di commissione internazionale.

Sintesi

Il Metodo Mézières secondo AIFiMM:

  • Presenta evidenze scientifiche quantitativamente limitate per vincoli metodologici, non per carenza di efficacia
  • Costruisce il processo diagnostico su principi fisici verificabili
  • Genera risultati stabili nel tempo documentati da oltre 70 anni di esperienza clinica
  • Non compete con metodiche standardizzabili — si posiziona dove la personalizzazione è indispensabile
  • La scarsità di grandi RCT non deriva da debolezza metodologica, ma dall'impossibilità di standardizzare ciò che è, per definizione, personalizzato

❓ Frequently Asked Questions (FAQ)

📌 Is the FAD course equivalent to the in-person course?
Yes. The theoretical and practical content is exactly the same. The only difference is the delivery mode: asynchronous and self-paced for the FAD course, live sessions for the in-person course.

📌 Is the course accredited for ECM credits?
Yes. The course provides 50 ECM credits, valid for all eligible healthcare professions.

📌 Will I receive a certification?
Yes. After passing the final test, AIFiMM issues an official certificate, recognized across all EU countries.

📌 Is the course suitable for those with no postural experience?
Yes. The course guides participants step by step. No previous experience with the Mézières Method is required.

📌 Can I integrate this course with practical training?
Yes. You can combine this FAD course with the in-person course “Mézières Method: Practical Application,” which focuses on hands-on techniques in a clinical setting.

📌 Is the course accessible from abroad?
Yes. Since it is fully online and asynchronous, it can be accessed from anywhere with a stable internet connection.

📌 Will I receive support during the course?
Yes. A dedicated chat allows you to contact instructors directly. You’ll also have access to a private Facebook group for student interaction and clinical discussion.

Available courses

38 Hours
18 Videos

Metodo Mezieres - moduli base ed avanzato - Edizione 2025

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