Le sei relazioni articolari della spalla: analisi vettoriale e trattamento causale
A clinical and practical course for physiotherapists, physicians, and osteopaths
Focused on the causal understanding and treatment of upper limb dysfunctions through a systemic biomechanical approach.
The course explores the interconnections between scapula, humerus, rib cage, cervico-dorsal spine, and hyoid bone.
Elbow, wrist, and hand are also included, analyzed from a systemic and functional perspective.
ℹ️ This is an in-person course held in Italy. For this reason, some sections such as program details, registration, and ECM accreditation are not translated into English.
The shoulder is one of the most complex areas in rehabilitation practice.
Effective treatment requires going beyond the gleno-humeral joint, considering the biomechanical and myofascial interactions with:
scapular vector dynamics
the rib cage and scapulothoracic rhythm
cervical and thoracic vertebrae
the hyoid bone and cranio-cervical fascial system
A systemic biomechanical approach allows for effective management of instability, stiffness, impingement syndromes, and recurrent chronic dysfunctions.
This course provides a structured clinical model for assessing and treating upper limb dysfunctions using biomechanical evidence and causal reasoning.
You will learn to:
✅ Analyze the upper limb using a 3D vectorial model
✅ Identify axial deviations: scapular rotations, gleno-humeral translations, segmental misalignments
✅ Detect compensations and distorting forces originating from the thorax, cervical spine, and fascial system
✅ Assess scapulo-humeral rhythm and mechanical restrictions in the elbow, wrist, and hand
✅ Apply integrated therapeutic strategies, including:
joint decompression techniques
active exercises guided by breathing and proprioceptive input
active and passive methods aimed at normalizing altered muscular forces
The course is based on an analytical model in which symptoms are seen as expressions of systemic dysfunction.
The clinical analysis considers:
muscular forces as vectors of compression, torsion, or stabilization
biomechanical relationships between scapula, thorax, and cervical spine
the myofascial continuum involving the hyoid bone and dorsal spine
Assessment includes:
dynamic movement analysis
vector-based interpretation of forces acting on the joint
treatment strategies focused on redistributing mechanical tensions
Un approccio basato su leggi fisiche
Questo corso non propone un "metodo" da applicare. Insegna a leggere le forze che agiscono sullo scheletro e a dedurne le conseguenze meccaniche.
Precisione terminologica — Usiamo "proiezione anteriore della scapola" invece di "anteposizione di spalla" perché l'analisi vettoriale dimostra che la scapola si sposta anteriormente mantenendo l'adduzione, non sostituendola. La terminologia tradizionale genera confusione clinica.
Dominanze prevedibili — Le asimmetrie nelle linee di forza muscolari producono configurazioni scheletriche specifiche. Non sono possibilità — sono conseguenze meccaniche che si verificano in modo costante.
Visione sistemica — Dal complesso della spalla al gomito, polso e mano, la complessità diminuisce progressivamente. Questo guida la logica diagnostica: i pattern distali, più semplici, aiutano a risalire alle cause prossimali.
Ridurre la Forza Resistente per liberare la Forza Lavoro
Un muscolo accorciato non è un muscolo debole. È un muscolo inefficiente.
L'accorciamento delle componenti connettivali aumenta le resistenze interne: il muscolo deve spendere energia per vincere i propri attriti prima di produrre movimento utile. È come un motore perfettamente funzionante collegato a un freno tirato.
L'obiettivo terapeutico non è "rinforzare" — è ridurre la Forza Resistente per rendere disponibile la Forza Lavoro che il muscolo già possiede.
Perché le contrazioni isometriche in massimo allungamento
Le componenti connettivali del muscolo (membrane, tendini, tessuto interposto) hanno un coefficiente di elasticità inferiore a 1. Questo significa che mantengono deformazioni residue proporzionali alla forza applicata e al tempo di applicazione.
Lo stesso principio fisico che causa l'accorciamento ne permette la reversibilità — ma a una condizione precisa.
Durante una contrazione isometrica in massimo allungamento:
Se la contrazione avviene sotto il massimo allungamento disponibile, l'effetto si inverte: le componenti connettivali vengono compresse, non trazionate. Risultato: ulteriore accorciamento.
Questo spiega perché molti approcci — pur tecnicamente corretti — non producono risultati stabili: lavorano sul muscolo giusto ma nella posizione sbagliata.
Trattare un singolo muscolo accorciato è tecnicamente semplice. Il problema è che il corpo non funziona a compartimenti.
La metafora del tetto che si abbassa
L'accorciamento muscolare sistemico può essere paragonato all'abbassamento progressivo del tetto di una stanza. Per continuare a starci dentro, ogni persona sviluppa strategie adattative: flette le ginocchia, inclina il tronco, ruota la testa.
Queste strategie, seppur funzionali nell'immediato, mantengono e rinforzano il problema.
Il rischio del lavoro solo locale
Se durante il trattamento di un muscolo intrarotatore dell'omero il paziente attiva in co-contrazione elevatore della scapola, romboidi e paravertebrali, il tetto si abbassa. Il sistema registra un aumento complessivo della tensione. In pochi giorni l'omero tornerà in intrarotazione.
Il rischio del lavoro solo sistemico
Lavorare genericamente sul "riequilibrio posturale" senza affrontare il conflitto meccanico specifico può far sentire il paziente "più sciolto", ma il dolore persiste perché il conflitto sub-acromiale non è stato risolto.
L'integrazione necessaria
Il trattamento efficace richiede lavoro analitico sui singoli muscoli in accorciamento, controllo costante degli effetti sistemici durante l'esecuzione, e verifica che il "tetto" non si abbassi mentre si corregge il problema locale.
Il criterio di efficacia
A fine seduta devono verificarsi contemporaneamente:
Se manca anche uno solo di questi elementi, i risultati saranno instabili e il sistema tenderà a ritornare all'equilibrio disfunzionale precedente.
Questo corso si inserisce nel paradigma EIMRM (Evidence-Informed & Mechanistically-Reasoned Medicine), un'evoluzione dell'approccio Evidence-Based che integra tre dimensioni:
Evidence-Informed Utilizzo sistematico delle evidenze empiriche disponibili — studi clinici, RCT, outcome documentati — come riferimento per la pratica.
Mechanistically-Reasoned Ragionamento clinico fondato su principi verificabili: meccanica vettoriale, comportamento elastico dei tessuti, fisica delle forze applicate al sistema muscolo-scheletrico. Non solo "cosa funziona", ma "perché funziona".
Clinicamente verificabile Ogni intervento terapeutico produce effetti osservabili e misurabili: modifiche degli assi articolari, variazioni delle risultanti di forza, risposte funzionali documentabili nel tempo.
Il paradigma EIMRM riconosce che un intervento efficace deve essere contemporaneamente supportato da evidenze, coerente con i principi fisici che governano il corpo, e verificabile attraverso outcome clinici concreti.
Questo approccio permette di superare la dicotomia tra "manuale" e "scientifico", collocando l'analisi biomeccanica all'interno di un modello clinico razionale e trasparente.
Al termine del corso saprai:
ANALISI
Valutare il sistema delle sei relazioni articolari della spalla — Identificare quale combinazione di relazioni è alterata nel quadro specifico, distinguendo cause primarie da compensi secondari.
Leggere le dominanze vettoriali — Riconoscere come la somma delle forze muscolari determini configurazioni scheletriche prevedibili: adduzione scapolare, intrarotazione omerale, proiezione anteriore della testa dell'omero.
Analizzare il meccanismo del conflitto scapolo-omerale — Comprendere come l'adduzione posteriore della scapola e la proiezione anteriore della testa omerale convergano geometricamente nel generare il conflitto.
Testare le sublussazioni — Valutare la presenza di sublussazioni sterno-claveari e omerali e comprendere il loro impatto sui compensi a distanza.
Distinguere i quadri del gran dorsale — Riconoscere il "quadro A" (scapola discendente, raro) dal "quadro B" (scapola elevata, frequente) e le rispettive implicazioni sulla configurazione dell'intero arto superiore.
Estendere l'analisi alle articolazioni distali — Applicare la stessa logica vettoriale a gomito, polso e mano, dove pattern più semplici facilitano l'identificazione delle cause prossimali.
TRATTAMENTO
Applicare le contrazioni isometriche in massimo allungamento — Eseguire correttamente la tecnica che produce allungamento delle componenti connettivali, evitando le posizioni che causano ulteriore accorciamento.
Distinguere tra Forza Resistente e Forza Lavoro — Valutare l'efficienza muscolare reale, riconoscendo che un muscolo "resistente" non è un muscolo forte ma un muscolo con elevati attriti interni.
Integrare lavoro analitico e controllo sistemico — Trattare il muscolo specifico responsabile del conflitto mantenendo l'osservazione costante degli effetti sul sistema complessivo.
Riconoscere e prevenire i compensi in peggioramento — Identificare le co-contrazioni che "abbassano il tetto" durante il trattamento e modificare l'approccio di conseguenza.
Trattare le sublussazioni in modo integrato — Applicare tecniche di correzione simultanea su testa omerale, scapola e sterno-claveare, evitando che la correzione di un elemento aggravi gli altri.
Verificare l'efficacia del trattamento — Utilizzare i quattro criteri di verifica (miglioramento locale, aumento spazio sistemico, riduzione tensione complessiva, maggiore efficienza) per valutare la stabilità dei risultati.
- Fisioterapisti
- Medici
- Osteopati
- Massofisioterapisti
📅 Duration: 4 days – 32 hours
📖 Format: theoretical sessions, practical exercises, and clinical labs
📌 Limited number of participants to ensure quality in practical sessions
📝 Please note: Program details, ECM credits, costs, and registration terms are available only in Italian.
👨⚕️ Dr. Mauro Lastrico
Physiotherapist specialized in upper limb biomechanics, with expertise in muscle vector analysis, scapulo-humeral rhythm, and integrated dysfunctions of the shoulder–thorax–cervical spine.
👩⚕️ Dr. Laura Manni
Physiotherapist experienced in systemic postural approaches and upper limb joint dysfunctions, combining manual and active techniques.
👉 Teaching staff may vary by location. Both instructors ensure the same clinical and methodological standards.
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