biomeccanica: il sintomo locale e riferito, valutazione differenziale
Dott. Mauro Lastrico, fisioterapista.
Estratto da:
"Biomeccanica muscolo-scheletrica e metodica Mézières"
Autore: dott. Mauro Lastrico
Marrapese Editore
Il sintomo espresso come dolore, impotenza funzionale o la loro sommatoria, può avere origine locale o essere espressione di sofferenza proveniente da altro distretto corporeo.
La differenziazione, in logica causale, è elemento determinante.
Quando il sintomo è espressione di una sofferenza locale, può essere causato da un problema meramente muscolare (spesso di facile soluzione) oppure da un conflitto meccanico. Nel secondo caso, nel distretto interessato, sarà rilevabile un'alterazione della fisiologica sequenza articolare, tale da giustificare il sintomo.
Nei quadri di sintomo riferito, al contrario, non si evidenzieranno localmente lesioni sufficienti alla sua motivazione, ma tali lesioni saranno riscontrabili altrove.
Tra gli strumenti che consentono la diversificazione saranno utilizzati:
Ad esempio, una sintomatologia dolorosa del ginocchio, se sostenuta da una causa locale, mostrerà una sequenzialità articolare alterata, in quantità tale, da giustificare un sintomo da conflitto meccanico. Il ginocchio, quindi, apparirà in modo evidente varo o valgo, intraruotato od extraruotato, recurvato o flesso, mostrando tali elementi combinati tra loro.
Se però l'alterazione sequenziale articolare non è tale da giustificare il sintomo, questo può essere espressione di una sofferenza, secondo le tavole dermatomeriche, del passaggio L3/L4. In questo caso al ginocchio sarà presente un edema di tipo dermatomerico, cioè di piccola entità, e le vertebre lombari, in particolare L3 ed L4, si troveranno in alterato posizionamento. La risoluzione del problema sintomatologico del ginocchio sarà possibile intervenendo sul tratto lombare.
Il territorio ove il dolore si manifesta può essere espressione di compressione radicolare riferita. In questo caso, alla radice corrispondente si rileveranno segnali di sofferenza.
La compressione radicolare può essere determinata da un'alterazione sequenziale articolare della colonna vertebrale, da una problematica discale, da una neoplasia, o da un qualsiasi agente meccanico che comprima dall'interno verso l'esterno, oppure da una contrattura muscolare locale che comprime la radice dall'esterno.
In sede di esame funzionale del soggetto tutti i parametri concorrono a determinare le dominanze che sostengono la sintomatologia.
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