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Metodo Mézières e neuroplasticità: evidenze cliniche e plausibilità biologica

dott. Riccardo Rao - fisioterapista

Il Metodo Mézières propone un lavoro muscolare basato su allungamenti specifici, gestione del respiro e modulazione delle catene miofasciali in accorciamento. L’obiettivo clinico principale è ridurre la forza resistente dei tessuti e migliorare la coordinazione motoria nei pattern funzionali.

Dal punto di vista neurofisiologico, questo tipo di stimolazione può essere interpretato come un training sensomotorio ripetuto, potenzialmente in grado — secondo i principi consolidati della neuroplasticità indotta dall’esercizio — di favorire adattamenti nelle reti deputate al controllo del movimento.


Evidenze cliniche disponibili

Alcuni studi randomizzati controllati hanno esplorato gli effetti del Metodo Mézières su dolore, funzione ed equilibrio.

Lombalgia cronica: miglioramento del dolore e della body awareness

Uno studio misto (RCT + analisi qualitativa) condotto su 61 pazienti con lombalgia cronica ha evidenziato:

  • una riduzione significativa del dolore nel breve termine rispetto a un programma composto da massaggio, calore ed esercizi (Cohen’s d ≈ 0.80; p = 0.004);

  • un miglioramento della percezione corporea e delle strategie motorie riferito dai partecipanti.

L’esito è coerente con le osservazioni sulla plasticità delle mappe sensomotorie nei disturbi dolorosi persistenti.

Malattia di Parkinson: miglioramento di equilibrio e flessibilità

Un RCT su 36 pazienti con Parkinson ha mostrato nel gruppo Mézières:

  • miglioramento significativo della Berg Balance Scale (p < 0.001);

  • incremento della flessibilità del tronco (p < 0.001);

  • effetti mantenuti al follow-up per alcune misure funzionali.

Questi risultati sono coerenti con i modelli neurofisiologici che attribuiscono al training posturale e sensomotorio mirato un ruolo nel compenso cortico-sottocorticale dei deficit motori.


Plausibilità biologica: perché il metodo potrebbe favorire neuroplasticità

Le evidenze disponibili nella letteratura neuro-riabilitativa mostrano che:

  • esercizi ripetuti e intenzionali modificano la rappresentazione corticale del movimento;

  • l’attivazione sensomotoria prolungata può facilitare processi di long-term potentiation (LTP);

  • il movimento controllato incrementa la produzione di fattori neurotrofici (BDNF e altri mediatori chiave).

Gli stimoli sensomotori generati dal lavoro Mézières (allungamenti sostenuti, controllo respiratorio, riorganizzazione del movimento) rientrano nei meccanismi generali che possono indurre adattamenti nelle reti motorie.


Limiti attuali della letteratura

Non sono ancora disponibili:

  • studi di neuro-imaging (fMRI, PET) relativi specificamente al Metodo Mézières;

  • studi biomolecolari che associno direttamente la pratica a modificazioni sinaptiche misurabili.

La plausibilità neuroplasticità-indotta è quindi coerente con i principi generali della neurofisiologia del movimento, ma non ancora dimostrata con metodiche di imaging dedicate al Mézières.


Sintesi

  • Il Metodo Mézières produce stimoli sensomotori compatibili con i meccanismi noti della neuroplasticità indotta dall’esercizio.

  • Gli RCT disponibili mostrano miglioramenti clinici in lombalgia cronica e nella malattia di Parkinson.

  • La dimostrazione diretta di modifiche sinaptiche nei circuiti telencefalici richiede studi futuri, al momento non disponibili.

  • L’approccio risulta comunque coerente con i modelli moderni di riabilitazione basata sul controllo motorio e sulla plasticità cerebrale.

Riferimenti principali citati

• Alfonso-Mora ML et al. Mézières Method as a practice

of embodiment in patients with low back pain: a mixedstudy. Ann Med. 2023.

doi:10.1080/07853890.2023.2265379.

• Paolucci T et al. Impact of Mézières Rehabilitative

Method in Patients with Parkinson’s Disease: A

Randomized Controlled Trial. Parkinsons Dis.

2017;2017:2762987.

• Winstein CJ et al. Infusing motor learning research into

neurorehabilitation. (Principles of motor learning and

their application).

• McDonnell & Hill / Nichols etc. Exercise-Induced

Neuroplasticity: A Mechanistic Model (review).

Neuroscience reviews (see 2018 mechanistic review).

• Zou J. Exercise-induced neuroplasticity: a new

perspective (review). 2024.

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